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Sinner l’italiano

by La Redazione
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La polemica di Aldo Cazzullo nei confronti del campione del tennis italiano Jannik Sinner, bisogna dirlo una volta per tutte, è stata veramente ridicola. Secondo il politicamente correttissimo saggista del Corriere della Sera, infatti, il tennista altoatesino non sarebbe propriamente ‘italiano” per via della sua residenza fiscale a Montecarlo, non pagando quindi le tasse nel nostro Paese.

Sinner e la polemica inutile

A parte l’inconsistenza di una tale affermazione, che trasformerebbe tutti gli italiani che vivono all’estero in una massa di evasori fiscali, l’idea secondo cui se paghi le tasse in Italia allora sei automaticamente ‘italiano’ rappresenta la concezione di quella sinistra che, tra l’altro, preme da anni per l’adozione dello ius soli. Secondo loro, infatti, la cittadinanza si riduce illuministicamente ad una bolletta pagata o, nel migliore dei casi, a qualche anno di scuola, riducendo l’appartenenza nazionale ad un mero rapporto burocratico, e tanto basta.

Questa preoccupazione per l’italianità di Sinner viene successivamente disattesa dallo stesso Cazzullo ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo: durante il dibattito televisivo, infatti, entrambi specificano che il tennista sia sudtirolese, addirittura Cazzullo si corregge dopo averlo definito altoatesino, quasi a voler rimarcare il fatto che Jannik in realtà di italiano abbia ben poco, essendo originario della provincia di Bolzano.

Ebbene, Lilli Gruber e Aldo Cazzullo sanno che il luogo di nascita del tennista altoatesino è il Comune di San Candido, un paese che alla fine della Prima guerra mondiale scelse autonomamente di far parte del Regno d’Italia pur trovandosi di poco oltre lo spartiacque alpino, cioè il confine naturale con l’Austria? Lo sanno che è dal 1945 che il partito Sudtiroler Volkspartei ha sempre avuto il coltello dalla parte del manico, ricattando tutti i governi italiani e ottenendo uno status da far schiumare d’invidia un criptosecessionista come Zaia? Lo sanno che dal 1956 è esistito un terrorismo antiitaliano appoggiato dallo stesso SVP (e dal governo austriaco) fatto di attentati dinamitardi, agenti delle forze dell’ordine uccisi e sacrari militari italiani profanati? Lo sanno che approfittando dell’autonomia l’SVP attua da anni (e coadiuvato dal Partito Democratico) una politica di epurazione dell’elemento italiano, anche toponomastico, nella regione?

Jannik Sinner si dichiara Italiano perché lo è e perché quella terra è italiana; i nostri governanti ogni tanto dovrebbero ricordarselo.

Gianluca Rizzi

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