Roma, 24 ago – In questi giorni le sirene antiaeree fanno da contorno al ritmo frenetico di Kyiv, una città che all’apparenza vive la sua quotidianità incurante della guerra. La vita va avanti e un pugno di italiani giunge nella capitale dopo giorni di missione umanitaria nelle zone dell’Oblast di Kharkiv, a pochi chilometri dal fronte: è la missione di Solidarité Identités, l’organizzazione di volontariato che fin dai primi giorni dell’invasione è in prima linea nel sostegno del popolo ucraino.
“Ucraina, trincea d’Europa”, presentato a Kyiv il nuovo libro di Solid
Hanno portato materiali sanitari, aiuti, visitato cliniche e centri di riabilitazione ma oggi il focus è rivolto alla presentazione del nuovo libro che l’associazione dedica alla resistenza ucraina e impreziosito dalla prefazione del giornalista di guerra Fausto Biloslavo. Immagini, testimonianze di volontari e combattenti, analisi e racconti da quella che è diventato, volenti o nolenti, il fronte orientale del Vecchio Continente.
Nella sede di Ukrinform, tra le principali agenzie di stampa del paese, sono diversi i curiosi accorsi per capire il motivo di una pubblicazione straniera che parla del proprio popolo in lotta contro l’invasore. A presentare la giornata sono Filippo Castaldini e Alberto Palladino, curatori del libro, reporters e volontari dell’associazione.
“È un momento importante – affermano – perché è anche attraverso questi progetti di formazione culturale che possiamo sostenere la sforzo di resistenza degli ucraini. Sono anni che la nostra associazione opera in teatri di guerra come Birmania, Siria, Kosovo, Armenia, Sudafrica, Palestina attraverso aiuti materiale e personale sanitario ma crediamo che fondamentale sia anche la funzione del reportage e in particolare di quello fotografico nell’avvicinare le persone alle tragedie di questi popoli che con coraggio difendono la propria identità”.
Una battaglia per l’identità europea
Il libro verrà presentato prossimamente in diverse città d’Italia e sono già in preparazione traduzioni in ucraino, francese e tedesco segno che il concetto d’Europa, ben lontano dalle storture di Bruxelles, è saldo e potente nei cuori e nella mente di molti uomini e donne che hanno compreso l’importanza della battaglia per la salvaguardia della nostra civiltà ed indipendenza che qui si sta combattendo.
La Redazione