Roma, 2 mag — Il femminismo l’ha già condannata alla pira infuocata, il maschio «de destra» fan del patriarcato le ha già messo il cappello in testa appropriandosene ed etichettandola come «nostrissima»; in queste ore sui social sembra di assistere alla scena di due cani che si contendono un osso, qui rappresentato dall’attrice Laura Chiatti e dalle sue dichiarazioni andate in onda ieri a Domenica In.
Laura Chiatti: “L’uomo che fa le pulizie mi uccide l’eros”
Ospite della Venier con il marito Marco Bocci per presentare il nuovo film, La Caccia, l’attrice è stata intervistata a 360 gradi su vita personale e carriera. Alla domanda in cui le si chiedeva come vengono suddivisi i compiti all’interno della vita famigliare — faccende domestiche, compiti di scuola, spese — Laura Chiatti risponde candidamente che a lei, l’homo casalingus che passa il mocio per terra e spolvera le credenze, non attizza. Non le fa sesso. Preferisce la ripartizione «vecchia maniera» dei ruoli. «Faccio tutto io — ha spiegato — svolgo quelle mansioni. Anche perché non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, a passare l’aspirapolvere. Proprio non lo posso vedere, sono all’antica in questo senso con certi ruoli. Mi abbassa l’eros, me lo uccide».
Marco Bocci, intuendo la valle di lacrime in cui la moglie si era avventurata — e che la rivelazione gli avrebbe calamitato addosso le ire delle femmine di mezza (e anche più) Italia — ha timidamente messo le mani avanti specificando che «Io ci provo, ma lei non vuole farmi pulire o sparecchiare. Si arrabbia». E lei conferma: «Mi si abbassa l’eros».
Il popolo social si imbizzarisce
Apriti cielo: l’affermazione dell’attrice sta infuocando Twitter da 24 ore. Utenti infuriate, — zerbinate dai soliti cavalieri serventi «femministi» di turno — accusano la Chiatti di voler ritornare ai vecchi, inaccettabili stereotipi patriarcali che vorrebbero la donna relegata in casa a occuparsi della casa, del marito e dei figli. E anche se così fosse? Si tratterebbe di una scelta consapevole, non di un’imposizione: il corpo è della Chiatti, la sua vita idem, e ci fa quello che vuole. Non dicevano così le varie Murge e Boldrini? Certo, ma non lo si può affermare in diretta Rai; non si può certo correre il rischio che qualche italiana ascolti le pericolose parole della Chiatti e cambi idea sui ruoli domestici, relegando alla naftalina i pipponi sulla donna emancipata.
L’attrice risponde alle critiche
Investita da una marea di critiche insensate, stamattina Laura Chiatti ha voluto ritornare sulla questione affidando a Instagram il proprio pensiero, accusando il popolo social di avere «totalmente mal interpretato e strumentalizzato» le sue dichiarazioni. «Mi sento di esporre il mio pensiero, seguendo il principio di libertà che ho sempre coerentemente dichiarato essere per me, un qualcosa per cui vale veramente la pena lottare». L’attrice conclude sottolineando come «le numerose e gloriose battaglie per la parità dei diritti tra uomini e donne e sulla libertà di pensiero si infrangono miseramente sull’attacco qualunquista ad un pensiero di una donna». Insomma, lo ha toccato con mano anche la Chiatti: la narrazione progressista vuole la donna «libera» solo di pensarla come decidono loro.
Cristina Gauri
2 comments
Però aveva i peli sotto le ascelle, oddio solo un filo,
https://www.ilmattino.it/societa/gossip/laura_chiatti_ascelle_peli_depilazione-4614802.html
e rispose sportivamente ai commenti, francamente rudi della fashion police che non si fa i cazzi suoi scherzando “sono una liberale francese”
Credo abbia diritto ad esprimere questa sua preferenza anche se è lecito esprimere una perplessità, insultare è sempre sbagliato, meglio una discussione costruttiva, ma i social amplificano sempre tutto, polarizzazione e tutto il resto, con l’engagement, del resto anche questo blog. Si può semplicemente osservare che questo non ha nulla a che fare con le differenze uomo e donna obiettivamente determinate e che comunque anche lei non è perfettametne “femminile” secondo tutti gli stereotipi di tutte le epoche, come non lo sei tu, e per fortuna dico, non è un insulto. In fondo secondo me ha scherzato un po’ esagerando (:.
Il punto è che bisogna pure scopare, come, quando e perché lo decidono le migliori, salvo il riposo del guerriero che si concede sempre a prescindere.