Qualora Airbus fosse davvero chiamata a rimborsare quel che secondo l’organizzazione è il “maltolto”, per le finanze dell’azienda con sede a Tolosa sarebbe un colpo difficile da parare. Anche se la coincidenza temporale è più che sospetta. La decisione arriva infatti a stretto giro di posta dall’annuncio da parte della Francia di interruzione delle trattative sul Ttip, l’accordo commerciale transatlantico, e dall’altrettanto salata multa da 22 miliardi comminata dalla commissione Ue ad Apple. Il tutto a distanza di un anno dallo scoperchiamento del caso-Volkswagen, partito proprio dagli Usa. Gli stessi Stati Uniti che potrebbero essere gli unici beneficiari della decisione presa. Ad esultare è infatti l’unica concorrente di Airbus, cioè Boeing, il cui amministratore delegato parla di “decisione storica” che “chiama Ue e Airbus a rispondere delle loro trasgressioni delle leggi globali sul commercio”. Più esplicito il ministro del commercio americano, Michael Froman, che parla senza mezzi termini di “una vittoria per gli Usa e per i nostri lavoratori”.
Non è, d’altra parte, una novità che l’organizzazione mondiale del commercio sia molto “vicina” agli Usa. Il clima che si respira sembra sempre più, a questo punto, quello di una vera e propria guerra commerciale in corso fra le due sponde dell’Atlantico. Una guerra che, a conti fatti, l’Ue – quella stessa senza la quale rischieremmo, secondo taluni, di soccombere alla concorrenza internazionale – sta ad oggi perdendo.
Filippo Burla
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.