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I vaccini salvano la vita, Red Ronnie e l’ignoranza no

by Paolo Mauri
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vacciniRoma, 20 mag – Forse a qualcuno sarà sfuggito, ma recentemente a Virus, il talk show di Raidue, si è parlato della possibile pericolosità dei vaccini. Da una parte un medico, il professor Burioni, direttore della Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia e specialista in immunologia clinica e allergologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dall’altra, a fare da “contraddittorio”, Red Ronnie.

Avete letto bene: il noto dj e critico musicale è stato chiamato in una televisione nazionale per parlare di vaccinazioni. Sembra una barzelletta ma è la realtà. Lungi da noi criticare il programma di Nicola Porro, anche se talvolta le posizioni prese dal presentatore sono ben lontane dalla nostra filosofia, però in questo caso occorre fare una riflessione, partendo da un presupposto fondamentale: la scienza, e la medicina è una scienza, non è democratica. Significa che non è concesso a tutti poter parlare di certe materie, di certo non a personaggi come Red Ronnie che non rappresentano un “contraddittorio” credibile, in quanto non si tratta di una persona dotata di conoscenze specifiche e profonde nella materia: il contraddittorio scientifico è ammesso solo tra pari, solo tra persone che hanno conseguito un livello certificato di conoscenze tali da poter avere quella che definiremmo “cognizione di causa scientifica”. Questa deriva del pensiero, figlia dell’era di internet (contenitore che non discrimina la spazzatura dall’oro) in cui chiunque ha accesso alle più disparate informazioni e non avendo gli strumenti per discernere la bufala dalla realtà crea falsi miti o teorie complottistiche, è molto pericolosa: c’è il noto esempio di Giampaolo Giuliani, il tecnico che all’indomani del terremoto de L’Aquila lanciava proclami da internet dove affermava che lo aveva previsto ma non era stato ascoltato; affermazioni che, direttamente o meno non lo sappiamo, contribuirono alla condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi. Una brutta storia di giustizia italiana che si è sostituita al buon senso e soprattutto alla scienza fortunatamente risoltasi in secondo grado, ma il precedente purtroppo resterà sempre.

Tornando all’argomento principale, questa forma mentis distorta sta portando ad una diminuzione delle vaccinazioni nei bambini, soprattutto in Italia, ed è un problema ancora più grave. Con la motivazione principale che i vaccini facciano male, addirittura che possano causare forme di autismo, collegamento smentito dalla scienza medica più di una volta, sempre meno genitori vaccinano i propri figli. Il tutto nacque nel 1998 con la comparsa di un articolo del dottor Wakefield in cui si riportava la comparsa di forme di ritardo mentale e di apprendimento a seguito delle vaccinazioni. L’articolo, comparso su Lancet, venne ritirato perché giudicato privo di fondamento scientifico e dalle conclusioni errate quindi Wakefield fu radiato dall’ordine perché ritenuto colpevole di frode scientifica.

Questa flessione nella percentuale dei bambini vaccinati, che vede l’Italia tristemente al primo posto, è molto pericolosa principalmente per due motivi: il primo è la ricomparsa di malattie come la pertosse o la difterite, il secondo è la possibilità, che non è affatto remota, che un agente patogeno, veicolato da un individuo non vaccinato, muti e sviluppi una nuova forma capace di contagiare anche chi è coperto dalla vaccinazione. Non è una fantasia da film apocalittico: più la precentuale di popolazione non vaccinata è alta, più aumenta la capacità di un virus o batterio di trasformarsi, mutare e contagiare persone che fino a quel momento erano immuni. Ecco quindi che cade il costrutto mentale di chi è contrario alle vaccinazioni secondo il quale se un bambino non è vaccinato il problema è solo suo, dato che gli altri sono comunque vaccinati. Va ricordato inoltre che, prima dell’introduzione di certe vaccinazioni, la mortalità infatile era molto elevata (e la vita media più breve), quindi viene a cadere anche l’obiezione secondo la quale un bambino non vaccinato svilupperà da solo gli anticorpi che lo renderanno immune, come detto dallo stesso Red Ronnie durante la trasmissione. Non dimentichiamo poi, come ha riferito il professor Burioni, che non tutti si possono vaccinare, perché alcuni individui sviluppano reazioni allergiche ai vaccini, e quindi una popolazione sempre meno vaccinata contribuirà a far circolare molto di più certe malattie che possono risultare mortali.

La scienza, come dicevamo, non è democratica quindi non tutti hanno diritto di poter affrontare certi argomenti in modo serio, pertanto certi personaggi come Red Ronnie o altri sedicenti esperti del web, non possono avere lo stesso peso rispetto a chi ha fatto di certe materie il proprio lavoro. Inoltre la comunità scientifica risponde solo a sé stessa tramite appurate metodologie di controllo delle scoperte e delle teorie (il metodo scientifico lavora efficamente attraverso la “peer review”) e non agli interessi di qualche multinazionale farmaceutica o presunta lobby oscurantista. Le vaccinazioni hanno salvato milioni di vite nel corso della storia e pensare che siano più pericolose per la salute rispetto alle malattie che vanno a colpire è un salto indietro del pensiero ai livelli delle credenze popolari medievali.

Paolo Mauri

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7 comments

Agostino 20 Maggio 2016 - 5:30

Sig.Paolo Mauri
cerchi informazioni sul caso : “Simpsonwood Memo”

2016-05-16 23:54
Il problema è ben peggiore. Gli studi che correlano autismo o meglio l’ASD (Autism Spectrum Disorder), ovvero un vasto range di disturbi neurologici (disturbi affettivi, del linguaggio, di socializzazione, etc…) che sono riconducibili all’autismo che è la forma più grave ed evidente, e mercurio ci sono e sono anche pubblicati su riviste scientifiche. Cito alcuni esempi:

The role of mercury in the pathogenesis of autism
Molecular Psychiatry (2002) 7, S42-S43. doi:10.1038/sj.mp.4001177 – 2002 Nature Publishing Group

Autism Spectrum Disorder (ASD) is a neurodevelopmental disorder of unknown etiology in most cases. Studies of monozygotic twins report an average 60% concordance rate, indicating a role for both genetic and environmental factors in disease expression. Recent reviews in environmental health have suggested that early exposure to hazardous substances may underlie some cases of neurodevelopmental disorders, including ADHD, learning disabilities, and speech/language difficulties.2 In 1999, thimerosal used as a vaccine preservative was identified as a widespread source of organic mercury exposure in infants.3 Mercury (Hg), a heavy metal, is considered highly neurotoxic.4 The amount of mercury in vaccines, while small, exceeded USEPA safety guidelines on a cumulative basis.3 Certain individuals may exhibit severe adverse reactions to low doses of Hg which are otherwise largely benign to the majority of those exposed.5 Some individuals with idiopathic autism spectrum disorder may represent such a sensitive population. As summarized in this paper, disease characteristics suggest this possibility: (a) ASD traits are known to arise from mercury exposure; (b) onset of ASD symptoms is temporally associated with administration of immunizations; (c) the reported increase in the prevalence of autism in the 1990s closely follows the introduction of two mercurycontaining vaccines; and (d) elevated mercury has been detected in biological samples of autistic patients. […]

Autism: a novel form of mercury poisoning
S. Bernard, A. Enayati, L. Redwood, H. Roger, T. Binstock ARC Research, Cranford, New Jersey, USA – Medical Hypotheses (2001) 56(4), 462-471 doi: 10.1054/mehy.2000.1281

Summary Autism is a syndrome characterized by impairments in social relatedness and communication, repetitive behaviors, abnormal movements, and sensory dysfunction. Recent epidemiological studies suggest that autism may affect 1 in 150 US children. Exposure to mercury can cause immune, sensory, neurological, motor, and behavioral dysfunctions similar to traits defining or associated with autism, and the similarities extend to neuroanatomy, neurotransmitters, and biochemistry. Thimerosal, a preservative added to many vaccines, has become a major source of mercury in children who, within their first two years, may have received a quantity of mercury that exceeds safety guidelines. A review of medical literature and US government data suggests that: (i) many cases of idiopathic autism are induced by early mercury exposure from thimerosal; (ii) this type of autism represents an unrecognized mercurial syndrome; and (iii) genetic and non-genetic factors establish a predisposition whereby thimerosal’s adverse effects occur only in some children.

Mercury, Lead, and Zinc in Baby Teeth of Children with Autism Versus Controls
James B. Adams and Jane Romdalvik – Chemical and Materials Engineering, Arizona State University, Tempe, Arizona
V. M. Sadagopa Ramanujam and Marvin S. Legator – Department of Preventive Medicine and Community Health, University of Texas Medical Branch, Galveston, Texas, USA
Journal of Toxicology and Environmental Health, Part A, 70: 1046-1051, 2007 Copyright © Taylor & Francis Group, LLC
ISSN: 1528-7394 print / 1087-2620 online DOI: 10.1080/15287390601172080

This study determined the level of mercury, lead, and zinc in baby teeth of children with autism spectrum disorder (n = 15, age 6.1 ± 2.2 yr) and typically developing children (n = 11, age = 7 ± 1.7 yr). Children with autism had significantly (2.1-fold) higher levels of mercury but similar levels of lead and similar levels of zinc. Children with autism also had significantly higher usage of oral antibiotics during their first 12 mo of life, and possibly higher usage of oral antibiotics during their first 36 mo of life. Baby teeth are a good measure of cumulative exposure to toxic metals during fetal development and early infancy, so this study suggests that children with autism had a higher body burden of mercury during fetal/infant development. Antibiotic use is known to almost completely inhibit excretion of mercury in rats due to alteration of gut flora. Thus, higher use of oral antiobiotics in the children with autism may have reduced their ability to excrete mercury, and hence may partially explain the higher level in baby teeth. Higher usage of oral antibiotics in infancy may also partially explain the high incidence of chronic gastrointestinal problems in individuals with autism.

Ci sono anche studi meno evidenti ma che comunque sollevano dubbi come questo:

CHILDHOOD AUTISM, ADHD, AND MERCURY EXPOSURES: A META-ANALYSIS
European Psychiatry Volume 28 issue 2013

K. Yoshimasu
Hygiene, Wakayama Medical University, Wakayama, Japan

Although a number of epidemiologic studies have been conducted to clarify the associations between mercury exposures during embryo or early infancy and later incidences of autism spectrum disorders (ASD) or attention-deficit hyperactivity disorder (ADHD), the conclusion still remains unclear. Those mercury exposure sources could be roughly divided into two patterns; i.e., vaccines thimerosal that contains ethylmercury and other environmental sources. Meta-analyses using those relevant publications revealed that those environmental mercury exposures during embryo or early infancy were not significantly associated with an increased risk of ASD or ADHD (the summary odds ratio (OR) 1.03, 95%CI 0.84-1.27 for ASD by thimerosal exposures, OR 1.03, 95%CI 0.87-1.20 for ADHD/ADD by thimerosal exposures, and OR 1.02, 95%CI 0.75-1.39 for ASD by other environmental exposures). However, given that some epidemiologic studies have reported adverse effects of mercury compounds on childhood neurodevelopmental functions, such as intelligence quotient (IQ), it might be more appropriate to evaluate ASD or ADHD as continuous variable rather than categorical classification defined by diagnostic criteria, which might lead to detect subtle effects of such mercury compounds on deterioration of ASD or ADHD estimated as ‘spectrum’ disorders.

Ed altri in cui non è stato trovato alcuna relazione tra ASD e mercurio, ma, pur non essendoci unanimità nella comunità scientifica, è ovvio che l’argomento è noto e studiato da diversi anni in medicina. Quindi affermare che non ci sono studi o che gli studi hanno dato tutti esito negativo è semplicemente falso. Come per il caso del Simpsonwood Memo, si tratta di pura e semplice omertà a scopo di lucro, in quanto non riesco a credere che non si possa trovare qualcosa di meglio del mercurio da utilizzare come conservante nei vaccini, sapendo che esite la possibilità, anche se magari non la certezza assoluta, che possa portare a disturbi di tipo ASD specie se inoculato in neonati.

Addendum alla precedente lista di articoli scientifici:

Systematic Assessment of Research on Autism Spectrum Disorder and Mercury Reveals Conflicts of Interest and the Need for Transparency in Autism Research
Sci Eng Ethics DOI 10.1007/s11948-015-9713-6

Janet K. Kern 1 – jkern@dfwair.net
David A. Geier 1 – davidallengeier@comcast.net
Richard C. Deth 2 – rdeth@nova.edu
Lisa K. Sykes 3 – syklone5@verizon.net
Brian S. Hooker 4 – bhooker@simpsonu.edu
James M. Love 3 – jlove@titushillis.com
Geir Bjørklund 5 – bjorklund@conem.org
Carmen G. Chaigneau 3 – mamadelchinito@gmail.com
Boyd E. Haley 6 – behaley@ctiscience.com
Mark R. Geier 1 – mgeier@comcast.net

1 Institute of Chronic Illnesses, Inc., 14 Redgate Court, Silver Spring, MD 20905, USA
2 Nova Southeastern University, Fort Lauderdale, FL, USA
3 CoMeD, Inc., Silver Spring, MD, USA
4 Simpson University, Redding, CA, USA
5 Council for Nutritional and Environmental Medicine, Mo i Rana, Norway
6 University of Kentucky, Lexington, KY, USA

Received: 31 August 2015 / Accepted: 19 October 2015
The Author(s) 2015. This article is published with open access at Springerlink.com

Abstract Historically, entities with a vested interest in a product that critics have suggested is harmful have consistently used research to back their claims that the product is safe. Prominent examples are: tobacco, lead, bisphenol A, and atrazine. Research literature indicates that about 80-90 % of studies with industry affiliation found no harm from the product, while only about 10-20 % of studies without industry affiliation found no harm. In parallel to other historical debates, recent studies examining a possible relationship between mercury (Hg) exposure and autism spectrum disorder (ASD) show a similar dichotomy. Studies sponsored and supported by industry or entities with an apparent conflict of interest have most often shown no evidence of harm or no “consistent” evidence of harm, while studies without such affiliations report positive evidence of a Hg/autism association. The potentially causal relationship between Hg exposure and ASD differs from other toxic products since there is a broad coalition of entities for whom a conflict of interest arises. These include influential governmental public health entities, the pharmaceutical industry, and even the coal burning industry. This review includes a systematic literature search of original studies on the potential relationship between Hg and ASD from 1999 to date, finding that of the studies with public health and/or industry affiliation, 86 % reported no relationship between Hg and ASD. However, among studies without public health and/or industry affiliation, only 19 % find no relationship between Hg and ASD. The discrepancy in these results suggests a bias indicative of a conflict of interest.

… secondo Lei, perche’ hanno invitato per il contraddittorio
Red Ronnie ?!!!

Saluti

Agostino

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Pino Rossi 21 Maggio 2016 - 11:43

D’accordissimo sull’assurdità di avere un critico musicale (non si sa per quale motivo più osannato di un operatore umanitario) a discutere di argomenti che non gli competono.
Meno d’accordo sulla sicumera nella difesa a spada tratta delle vaccinazioni neonatali. Esperienze personali e letture approfondite mi rendono quantomeno scettico. Pur non avendo titoli per parlare dell’argomento e orientare opinioni altrui.
Certo davvero esilarante pensare a Red Ronnie che pontifica di sistemi immunitari e vaccinazioni in TV!
Una domanda, il Sig. Mauri a che titolo parla con tali certezze di questi argomenti?
Grazie

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Paolo Mauri 22 Maggio 2016 - 11:15

Ho sentito il parere di una dottoressa in biotecnologie e di un biologo oltre ad aver riportato i collegamenti originali per il caso Wakefield. Questo non vuole essere un articolo scientifico (mi occupo di geologia, che ha solo alcuni fondamenti di biologia propedeutici alla paleontologia), ma solo un articolo di divulgazione. Quanto scritto rappresenta quello che è il parere di esperti del settore.

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Roberto Andreoli 21 Maggio 2016 - 12:43

Il fatto che sia stato messo Red Ronnie a fare da interlocutore è chiaramente la solita tecnica di porre, in un contraddittorio, un esperto (o uno fatto passare per tale) a sostenere l’opinione che si vuol incentivare, contro un frikkettone a sostenere l’opinione che si vuol screditare, in modo da ottenere proprio reazioni come quella di questo articolo.
Riguardo ai vaccini: forse sarò d’accordo sul loro uso solo quando lo stato e il sistema sanitario rilasceranno, all’atto della vaccinazione dei neonati, degli attestati in cui garantiscono l’innocuità dei vaccini e l’assenza di conseguenze, pena forti risarcimenti e completo carico delle cure.
In ogni caso, a fronte di un’alimentazione fatta coi cibi giusti, orientata a rafforzare il sistema immunitario, i vaccini sono assolutamente inutili.

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Anonimo 22 Maggio 2016 - 6:36

il Sig. Mauri è competente a spiegarci il significato di immunità di gregge, a descriverci la durata della copertura, l’efficacia dei vaccini, gli antibiotici presenti, la mancanza di studi con gruppi di controllo, le correlazioni con l’autismo menzionate nelle schede tecniche, gli esavalenti, le autorizzazioni facili, la propaganda, l’insabbiamento dei dati negativi, la risposta individuale, l’immunità naturale, l’innocuità di molte malattie infettive, le false epidemie o pandemie, l’influenza degli interessi dell’industria farmaceutica…? Molti medici e scienziati hanno approfondito, in modo indipendente, queste questioni e hanno pubblicato e relazionato in modo scientifico sulle tematiche in questione arrivando a conclusioni drammatiche e disarmanti circa l’ utilizzo della pratica vaccinale.

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maria 17 Settembre 2018 - 9:07

Scegliere come contraddittorio un dj fa parte della campagna denigratoria nei confronti di chi è contro i vaccini. Se volevano fare un contraddittorio serio, dovevano scegliere uno dei tanti medici che nei confronti dei vaccini sono critici, e ce ne sono, eccome se ci sono! Ma siccome qualcuno ha deciso che i vaccini s’hanno da fare e basta, ecco che si presenta l’ennesima barzelletta…

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Marina 20 Gennaio 2019 - 4:10

L’autore dell’articolo non tiene conto di un aspetto fondamentale. E ciò è a dir poco increscioso, data la professione che esercita. Egli trascura il fatto che di persone che possano rappresentare ciò che delinea come un “contraddittorio credibile, in quanto […] dotate di conoscenze specifiche e profonde nella materia” e “che hanno conseguito un livello certificato di conoscenze tali da poter avere quella che definiremmo cognizione di causa scientifica” ne esistono molte. Luc Montagnier, Roberto Gava, Stefano Montanari, Antonietta Gatti, Vincenzo D’anna… sono solo una manciata di nomi, quelli che per primi vengono in mente pure a me, che della questione non pretendo di occuparmi su un piano giornalistico. Pertanto è inammissibile che, volendo entrare nel merito del discorso, un giornalista li ignori.
Risulta evidente che costoro non vengono invitati ad esprimersi, da parte dei principali organi di informazione. E il fatto che, secondo un meccanismo che vediamo in atto anche altrove, siano – volutamente – sostituiti da voci meno autorevoli (quindi più facili da liquidare), all’interno del dibattito sulla questione, dovrebbe far ben oltre che insospettire persino la più ingenua delle menti. Andrebbe quindi proprio criticato il programma televisivo, e con esso tutto il mondo dell’informazione che segua la medesima, vigliacca linea. Cosa che invece, come dichiara l’autore dell’articolo, è “lungi da noi” fare.
Chi scrive su Il Primato Nazionale, rivista di un movimento che si ammanta della memoria di Ezra Pound, foss’anche il più imbecille dei suoi militanti, dovrebbe rendersi conto meglio di chiunque altro che “la libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica”.

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