Ma se già tutto ciò poteva far etichettare la “Collaborazione volontaria” come un condono bello e buono si deve registrare un secondo condono fiscale, questa volta di fatto e non di diritto. Infatti, stando ai dati pubblicati da Italia Oggi sull’edizione del 24 maggio l’Agenzia delle Entrate è stata letteralmente travolta da una valanga di istanze tanto da dover impiegare buona parte dei dipendenti degli Uffici Controlli delle Direzioni Provinciali. Proprio Italia Oggi evidenziava, dati alla mano, che in Lombardia nel budget per l’anno 2016 è previsto un calo rispetto al 2014 delle verifiche fiscali che va, a seconda delle singole Direzioni Provinciali, dal 30 al 60% e un calo che raggiunge l’80% dell’attività di accertamento in materia di imposte dirette. In pratica la normale attività di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale viene bloccata per tutto l’anno al fine di favorire lo smaltimento delle pratiche di “Collaborazione volontaria”. E’ del tutto evidente, quindi, che tale scelta politica da un lato garantisce un gettito sicuro ed immediato per le casse erariali ma dall’altro lato va a premiare non solo chi in passato ha evaso o, addirittura, frodato il fisco nascondendo i soldi all’estero bensì premia anche coloro che stanno evadendo tuttora in Italia e che, per quest’anno, hanno la più che sfondata speranza di non subire controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.
Di sicuro, per dirla alla Renzi, un bel modo per “cambiare verso” nei rapporti tra cittadino e fisco.
Walter Parisi