Home » Alla ricerca di Green Shirt Mush

Alla ricerca di Green Shirt Mush

by La Redazione
1 commento
green shirt mush, calcio

Roma, 4 mar – Nell’era del controllo di massa e del Grande Fratello, che sembra sapere qualsiasi cose delle esistenze di ognuno di noi, parrebbe impossibile che di una persona invece non si sappia assolutamente nulla. Ecco perché oggi vi parliamo di una vicenda al limite tra il fantastico ed il grottesco; uno dei grandi misteri irrisolti delle sottoculture: chi è Green Shirt Mush?
Ma andiamo con ordine.

La battaglia di Marsiglia

Siamo in Francia nell’estate del 1998 per la sedicesima edizione della Coppa del Mondo di calcio. C’è grande attesa per i transalpini locali di Zinédine Zidane (che infatti vinceranno il loro primo titolo), per il Brasile di Ronaldo (il cui malore prima della finale ancora oggi è uno dei grandi misteri del Football) e per la nostra Italia che si fermerà ai quarti, sconfitta ai rigori dalla Francia (ma avremo poi modo di vendicarci con gli interessi otto anni dopo).
Invece, per quanto riguarda le gradinate, il pericolo numero uno (forse per l’ultima volta, prima di lasciare spazio ad est) erano sempre i sudditi di Sua Maestà. Non si sa se per ignoranza da parte degli organizzatori oppure per caso, sta di fatto che il 15 giugno è in programma Inghilterra-Tunisia allo Stade Velodrome di Marsiglia.

Ora, non serve certo un genio per capire che l’arrivo degli hooligans inglesi in una città con un forte seguito ultras come quello del Marsiglia, con quartieri interi interamente dominati dalle comunità magrebine, per di più contro la Tunisia, sarebbe stato sicuramente fonte di problemi di ordine pubblico non da poco. E infatti, a partire dalla giornata del 14, con l’arrivo del contingente inglese in città inizia quella che sarebbe passata agli annali come la “Battaglia di Marsiglia”: 48 ore di scontri continui tra inglesi da una parte e marsigliesi/magrebini dall’altra, con la polizia nel mezzo che sparava lacrimogeni nel vano tentativo di porre fine a questa follia. Dopo due giorni di tafferugli prima, durante e dopo il match (per la cronaca vinto dall’Inghilterra per 2-0) non si contavano i feriti, molti dei quali da arma da taglio. Per miracolo non ci scappò il morto e i seguaci dei Tre Leoni finalmente lasciarono la città, diretti verso lidi meno ferali.

Chi è Green Shirt Mush?

Ma in tutto questo una scena passerà alla storia ed all’immaginario delle leggende da stadio: mentre in città imperversava la battaglia, avvolto dal fumo dei lacrimogeni, uno strano baffuto personaggio in camicia verde si aggirava incurante di tutto reggendo in mano due pinte di birra, con l’unica evidente preoccupazione di non versarne nemmeno una goccia. Questo scatto venne pubblicato nei giorni successivi sul webforum In The Know (all’epoca punto di riferimento della scena delle terraces britanniche), scatenando immediatamente un dibattito per risalire all’identità di colui che venne ribattezzato Green Shirt Mush (“Tipo dalla Camicia Verde”). Non se ne venne a capo, nessuno pareva conoscerlo.

Negli anni successivi nessuno lo vide mai più ad altre partite (né peraltro sembra che nessuno lo avesse mai visto nemmeno prima); venne creata persino una pagina internet per cercare di capire chi fosse, descrivendolo come “l’uomo a cui non importa assolutamente niente, ecco perché noi lo amiamo”. Risultato? Il nulla assoluto. Su di lui sono state prodotte magliette e spille, è stato mitizzato e si sono sviluppate le teorie più disparate, ma ancora oggi non si è fatto avanti nemmeno uno straccio di amico o di vicino di casa per farci sapere che veramente costui esista.

Volendo provare a formulare qualche ipotesi, si può notare che il personaggio al suo fianco indossi una maglietta del Leeds United e lo stesso look di Green Shirt Mush fa molto Nord Inghilterra anni ’90, quindi effettivamente potrebbe provenire dallo Yorkshire, ma è appunto nulla più che una mera speculazione. Quello però che resterà per sempre è questo alone di mistero, questo passare alla storia semplicemente per un fotogramma, questo sembrare quasi un viaggiatore fuori dal tempo e dallo spazio. E allora sì, speriamo di non sapere mai chi veramente sia. Lasciateci sognare di un personaggio lontano dalla modernità, di un personaggio che ancora oggi è riuscito a eludere tutti i radar di un mondo dal controllo assoluto.

Roberto Johnny Bresso

You may also like

1 commento

Tutto tranquillo sul fronte hooligan? 11 Marzo 2023 - 12:17

[…] Alla ricerca di Green Shirt Mush […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati