Roma, 10 giu – Piccoli italianiโฆcontinuano a crescere. Ritorniamo sul mondiale Under 20 esattamente dal punto in cui cโeravamo lasciati due settimane fa. Lezione di calcio al Brasile, indolore (col senno di poi) passo falso contro la Nigeria, mancava allโappello la rotonda vittoria sulla Repubblica Dominicana – che sarebbe sopraggiunta in serata. E poi via con la fase a eliminazione diretta. Prima lโInghilterra, ferita a freddo con un colpo da biliardo di Baldanzi e finita con un rigore procurato, quindi realizzato – di potenza, a incrociare nel sette – dal trascinatore Casadei. Ai quarti tutto facile con la Colombia, quando di fronte ai cafeteros sono bastati un tempo e cinquantadue secondi per chiudere la pratica.ย
Mondiale Under 20, azzurrini mai cosรฌ avanti
Tutto nella norma. Dโaltronde nelle ultime due edizioni della competizione iridata di categoria abbiamo sempre raggiunto le semifinali. Giovedรฌ notte perรฒ gli azzurrini allenati da Carmine Nunziata hanno fatto un passo in piรน, meritandosi – per la prima volta – la finale. Decidiamo di scriverne ora, e non dopo lโultimo atto, proprio perchรฉ lโargomento tratta ragazzi che nella maggior parte dei casi non hanno ancora masticato seriamente il calcio dei grandi. Preferiamo in tal senso osservarne il percorso, non puntare alla (pur importante) meta.ย
Italia-Corea del Sud, la semifinale finisce 2-1
Contro la Corea del Sud la gara si svolge come da copione. Ossia lโItalia gioca e gli ordinati soldatini asiatici badano a difendersi e ripartire in contropiede. Al piattone secco sotto lโincrocio del โsolitoโ Casadei rispondono le maglie rosse, trasformando un rigore ingenuamente concesso da un pestone di Zanotti: al ventitreesimo รจ giร 1-1. La disputa รจ comunque equilibrata, potrebbero segnare i coreani (nella prima frazione), la zuccata di Prati a inizio ripresa viene fermata sulla linea. A quattro dal termine ci pensa Pafundi – da pochi minuti in campo – a telecomandare la parabola perfetta su punizione. Eโ la rete del definitivo 2-1 che vale il biglietto della finale. Domani sera (ore 23.00, diretta tv sui canali Rai) gli azzurrini dovranno vedersela con i โcuginiโ latinoamericani dellโUruguay.ย
Non solo Casadei in questo mondiale Under 20
Casadei, Baldanzi, Pafundi: sempre loro. Verrebbe da dire che la differenza lโhanno fatta proprio i piรน attesi. Sarebbe perรฒ estremamente riduttivo sintetizzare il convincente cammino della nostra under 20 con i nomi dei soliti noti. A conferma della tendenza degli ultimi anni infatti, particolarmente florido risulta essere il reparto nevralgico.ย
Ossia dove opera il capitano della Roma Primavera Giacomo Faticanti, classe 2004 e giร lanciato da Mourinho in Europa League. Il giallorosso รจ in stretti rapporti con un totem del nostro pallone, quel Daniele De Rossi che nella sua ancora breve carriera da allenatore ha svezzato il collega Matteo Prati (2003). Ravennate – come Casadei – la mezzala della Spal รจ stata una della poche note liete nella sfortunata stagione dei ferraresi, culminata con la retrocessione in Lega Pro. Sia il biancazzurro che il numero otto sono passati dal settore giovanile del Cesena, cosรฌ come lo juventino Turicchia e il duttile Giovane, in forza allโAscoli. Sei anni or sono proprio su questโultimo lโAtalanta – ancora proprietaria del cartellino – ha investito un milione di euro. Con la conferma di Gasperini potrebbe tornare alla base.ย
E davanti?
In prospettiva nazionale maggiore – perchรฉ รจ lรฌ che dobbiamo (devono) arrivare – la coperta del centrocampo sembra abbastanza lunga. E davanti? Qualcosa pare muoversi. Stiamo parlando del โfratello dโarteโ Francesco Pio Esposito, salito in cattedra contro la Colombia: suo il bel colpo di tacco, leggerissimo confine tra leziositร e grande giocata, valevole per la terza marcatura. Qui sovrastato a livello realizzativo dallโottimo Casadei (sette reti) il 2005 ha perรฒ dimostrato durante lโanno di vedere la porta. Fisicamente dotato, tiene il reparto, fa giocare la squadra, permette ai compagni di salire, lavora sporco. Ossia tutto quello che si chiede al prototipo di attaccante moderno.ย
Le gambe insomma – sue e degli altri azzurrini – sono buone. Vedremo chi avrร anche quella tremenda voglia di camminare. Pardon, di correre.
Marco Battistini
1 commento
[…] importante: sempre con una buonissima ossatura di italiani nelle formazioni titolari), in una mondiale under 20 e vincere un europeo under 19 non puรฒ essere tutta ed esclusiva fortuna, neanche matematicamente: […]