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Tutti crocifiggono gli Alpini a Rimini, ma i problemi di ordine pubblico sono altri

by Valerio Savioli
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alpini rimini

Rimini, 11 mag — Continuano, imperterrite, le polemiche sull’adunata degli alpini in Riviera Romagnola.  Quello che viene ossessivamente riportato, a fronte di una manifestazione di rilevanza nazionale capace di attrarre centinaia di migliaia di presenze concentrate in un solo fine settimana, sono le molestie di cui donne e addirittura uomini sarebbero state vittime, sebbene solo ad oggi sia comparsa la prima ed unica denuncia.

Alpini in Riviera

Sorprende e lascia interdetti che una tale levata di scudi si sia sollevata nei confronti di quello che evidentemente viene individuato come la configurazione plastica e definitiva della società patriarcale, machista ed oppressiva, addirittura in uniforme, da parte delle associazioni femministe. Si rimane sconcertati dall’irreggimentazione, anche mediatica, soprattutto se si prende in considerazione il contesto specifico in cui tutto questo accade: la Riviera Romagnola.

Commedia all’italiana: lo specchio veritiero del Belpaese

La patria nazionalpopolare dell’approccio sullo struscio “a Viale Ceccarini, Riccione, la virilità non è un’opinione… spargi la voce…eh… basta parlarne no? […] a Viale Ceccarini, Riccione, delle vanità è l’esposizione” ululava alla luna, senza che questa si lamentasse di catcalling, Dino Sarti nel ‘74, heimat felliniana vitellonica al sapore di sale, celebrazione immaginifica della commedia italiana che poi è specchio veritiero di un paese bislacco che sogna di tornare aggrappato a quel granello di sabbia, all’ombra di quell’ombrellone parcheggiato con solerzia dalla mitologica figura del posto: il bagnino.

I problemi di ordine pubblico sono altri

Senza menzionare, ora seriamente e meno romanticamente, che i veri problemi legati all’ordine pubblico e, conseguentemente anche alle molestie, sono soprattutto legate alle iniziative pubbliche come la Notte Rosa, ai festeggiamenti per il Ferragosto e tanto altro, o dei privati, vedasi la concentrazione di tanti locali notturni senza adeguati controlli, le baby gang selvagge che, una volta lasciati i locali, mettono la città a ferro e fuoco com’è capitato la scorsa estate a Riccione e come si teme possa capitare nuovamente.

Criminalità a Rimini: una realtà complessa

Non è un caso che la provincia Rimini compaia costantemente ai vertici nazionali per tasso di indice di criminalità (reati vari, furti e rapine) dell’intero Paese in rapporto ai residenti. La ragione, più volte addotta anche dagli stessi amministratori locali, sta nel fatto che queste statistiche non tengono conto dell’enorme aumento di turisti durante l’estate, rendendo al tempo stesso palese quanto sia complesso e delicato gestire una cotanta mole di visitatori.

Infine, e giova ricordarlo, uno degli episodi più efferati di violenza (sessuale) fu proprio ai danni di una coppia di polacchi nel 2017. Un episodio di brutale violenza, difficile da dimenticare. Le ronde delle settimane successive non erano composte da femministe.

Valerio Savioli

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2 comments

fabio crociato 11 Maggio 2022 - 12:47

Qualche femminista dovrebbe spiegarci come mai non manifestano pesantemente contro la droga, causa prima dei femminicidi più efferati. L’ alcool, cattivo e/o di gradazione forte, ingerito in modo pesante, ha comportato facilitate violenze sulle donne indubbiamente, ma mai parimenti agli stupefacenti (sia in quantità che in gravità).
Degli alpini che dire.., tra il folkloristico, lo storico, il goliardico “vinoso”, son ben lontani da quelli tornati dal fronte russo. Più alla mano, ma certo meno coscienti del loro vero ruolo. Non a caso chiedono vino rosso, non nero…

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Roberto 11 Maggio 2022 - 12:54

Queste isteriche, lamentose, dopo aver reso conflittuale il naturale rapporto uomo-donna, con la scusa di sperequazioni e violenze, ora mirano a danneggiare, dopo la Famiglia, la sacra istituzione degli Alpini! Può essere che qualche goliardata, più o meno simpatica, ci sarà pure stata… Ma si sarebbe potuto rispondere con sagacia, anziché levare il lamentoso coro ed iniziare lautoflagellazione. Non ricordo di aver sentito le voci di queste ipersensibili pasionarie delle pari opportunità quando esotici figuri hanno violentato e a volte ferocemente massacrato donne di tutte le età o ne hanno rapito i figli! Forse odiano solo “l’uomo bianco” ma apprezzano quello colorato…

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