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Bimba scomparsa nello stabile occupato da immigrati, ora si indaga per sequestro di persona

by Cristina Gauri
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Firenze, 12 giu — Sembra essere scomparsa nel nulla Mia Kataleya Alvarez, detta Kata, la bimba peruviana di 5 anni residente a Firenze di cui non si hanno più notizie da sabato 10 giugno. La piccola, che fino alla data della sua sparizione viveva insieme alla madre, a un fratellino e allo zio nello stabile occupato dell’ex Hotel Astor di via Maragliano a Firenze, è stata vista l’ultima volta intorno alle 15 di sabato, nei pressi giardini della struttura; un’area del quartiere completamente allo sbando, degradata e violenta, dove le risse e le aggressioni sono all’ordine del giorno. Kata è stata ripresa dalle telecamere mentre rientrava nell’edificio e poi di lei si è persa ogni traccia. 

Bimba peruviana scomparsa a Firenze, si indaga per sequestro di persona

Da quanto si apprende, inizialmente il fascicolo sarebbe stato aperto per l’ipotesi di reato di abbandono di minore e successivamente sarebbe stato cambiato in sequestro di persona. A dare l’allarme dopo aver scoperto la scomparsa della bimba è stata la madre, una volta rientrata dal lavoro. «Più passa il tempo e più ho paura che qualcuno me l’abbia portata via, non so cosa pensare. Aiutatemi a ritrovarla», confida nel corso di un’intervista al Tg1.  È impossibile che lei si perda da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ai carabinieri chi può essere, queste persone», ha spiegato la donna, che prega i presunti rapitori di riportare la piccola, «non se la devono prendere con lei. Questi problemi sono dei grandi, non dei bambini». 

Le indagini

«Abbiamo letteralmente rivoltato la struttura da cima a fondo e non abbiamo trovato la bambina», informa il comandante dei carabinieri, specificando che le ricerche all’interno dell’ex hotel proseguono alla ricerca di «eventuali indizi» utili «per cercare di capire che cosa possa essere successo». Nel frattempo i militari dell’Arma stanno vagliando le decine di segnalazioni pervenute «da cittadini di tutta la provincia, per ora tutte risultate infondate, ma non ci possiamo esimerci dal verificarle». «Stiamo, inoltre, passando al setaccio in queste ore — ha aggiunto il generale Vitagliano — allargandoci sempre di più come raggio, le telecamere del quartiere che finora non ci hanno dato un esito. Ci auguriamo, allargando il raggio di quello che vediamo e che studiamo di poter trovare qualcosa».

Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti anche la controversa situazione dello stabile, occupato da un centinaio di immigrati e dove recentemente si sono verificati gravi problemi di ordine pubblico, e sulla situazione famigliare della piccola, il cui padre risulta detenuto. Al momento della scomparsa di Kata, nella struttura era presente lo zio materno. 

Cristina Gauri

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