Bologna, 20 nov — Insegue e minaccia la vicina con la motosega. Una sorta di remake emiliano del capolavoro horror di Tobe Hopper Non aprite quella porta, semplicemente aggiornato all’epoca della immigrazione di massa e del degrado urbano: qui non siamo nell’assolato e desolante Texas affrescato dal regista statunitense, ma ci troviamo nel popolare quartiere bolognese del Pilastro, già in passato teatro di noti, gravissimi fatti di sangue e di degrado.

Immigrato insegue la vicina con una motosega

Qui, novello Leatherface, uno straniero di 33 anni ha inseguito, motosega alla mano, in una vera e propria caccia, una donna, minacciandola ripetutamente di ammazzarla. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, il tutto prende avvio nel pomeriggio, fino alle ore 17:00: ora in cui la Polizia riceve una chiamata disperata da parte di una donna che chiede aiuto e riferisce di essere stata inseguita e minacciata di morte dall’immigrato, residente nel suo stesso condominio.

L’intervento

Una volta giunta sul posto con la volante, il personale della polizia di Stato ha individuato immediatamente lo straniero, peraltro già noto alle autorità per problemi psichiatrici, e lo ha sottoposto a fermo. Quindi i poliziotti hanno ascoltato la donna, la quale ha confermato le minacce e l’inseguimento con la motosega: il tutto sembrerebbe essere originato da una banalissima e lite condominiale. Nonostante la donna sia riuscita a barricarsi in casa, ha sentito l’uomo inveire e danneggiare gli arredi del condominio, compresa la sua porta e l’ascensore.

Aveva anche un coltello

Ed in effetti, a seguito della perquisizione di rito, lo straniero è stato trovato in possesso di un coltello e, successivamente, occultata in un cestino posto nel giardinetto condominiale, è stata trovata e sequestrata la motosega. Per questo si è proceduto a denunciare lo straniero per danneggiamento, porto d’armi atte a offendere, minacce aggravate. In seguito, dati gli evidenti problemi psichici, il novello Leatherface è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti sulle sue condizioni mentali.

Cristina Gauri

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10 Commenti

  1. OK. Ospedale psichiatrico, processo, condanna, obbligo di risarcimento e foglio di via. Insomma: la condanna sarà l’ennesima, quindi se ne fregherà altamente; di risarcimenti non pagherà nemmeno un euro, perché sarà nullatenente; col foglio di via ci si pulirà il culo, perché tanto non lo rimpatria nessuno. La politica il cui scopo è far raggiungere la felicità ai cittadini, come vedete, con le leggi attuali, farà felici i condomini del pazzo al Pilastro…

  2. I condomini ringrazino le amministrazioni di sinistra.

    Il Pilastro era diventato un quartiere tranquillo e verde poi il comune lo ha riempito di stranieri piazzati nelle case popolari, per gli italiani però la casa popolare non c’è mai, peggio che come facevano con l’emigrazione del sud Italia negli anni 70.

    I risultati sono questi e anche sparatorie che non si vedevano ormai da 30 anni nel quartiere.

    In bocca al lupo agli uomini e donne dell’Arma che presidieranno la caserma, con una legge che ormai protegge i delinquenti e punisce gli onesti posso immaginare la loro frustrazione.

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