Torino, 27 mag — Da Miss lato B a Miss Sorriso nello spazio di un mal di pancia delle femministe. Accade a Bollengo, paese di duemila anime nel cuore dell’Eporediese dove un innocuo concorso di bellezza nel contesto di una sagra paesana si è trasformato nell’ennesimo teatrino del grottesco all’insegna delle accuse di sessismo. Lo riferisce TorinoToday.
Miss Lato B infastidisce le femministe
Gli alfieri del neobigottismo in questo caso hanno sollevato un polverone mediatico a causa della locandina, diffusa dalla Pro loco, in cui veniva annunciato lo svolgimento del concorso di bellezza di Miss Bollengo, in programma per il prossimo 18 giugno. Una kermesse che consta, anzi constava, di tre premiazioni: Miss Sotto le Stelle, Miss Eleganza, e infine Miss lato B. Giudicare qualcuno per la bellezza del fondoschiena? Inammissibile, patriarcale, sessista. L’inchiostro sulle locandine ancora non s’era asciugato che la buoncostume politicamente corretta ha innescato il battage sui social e non solo, con tanto di mail in municipio e telefonate dirette al sindaco, Luigi Sergio Ricca. «Dovete vergognarvi, siamo nel 2022», «Sindaco faccia qualcosa», «Ma siamo negli anni ’70 o negli anni Duemila?».
Il solito dietrofront
Anche stavolta, l’abbaiare mediatico provocato da qualche decina di puritane 2.0 ha costretto l’amministrazione locale a fare inversione di rotta, con il passaggio da “Miss lato B” a “Miss Sorriso” e con il solito, pietoso, corredo di scuse non dovute accompagnate da precisazioni sul fatto che non vi fosse, da parte degli organizzatori, alcuna intenzione di svilire o mercificare il corpo femminile. Ma li capiamo, quelli della pro loco di Bollengo: quasi nessuno nel 2022 ha la forza di subire una brutta mezza giornata a base di crocifissione social, minacce, ricatti e messe al bando. E’ molto più semplice inginocchiarsi, ritrattare e chiedere scusa, e darla vinta per la milionesima volta ai metodi intimidatori di questi individui. Preparando così il terreno per la loro prossima vittoria.
Cristina Gauri
2 comments
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quasi quasi faccio anche io un concorso del genere…
giusto per divertirmi a mandare in quel posto le nazifemministe,
con tante belle paroline.
le femministe sono delle cozze