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“Il cibo non è buono”. Immigrati ospitati in hotel bloccano lungomare di Senigallia

by Cristina Gauri
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Senigallia, 27 nov – Sono qui a spese nostre, non devono alzare un dito per guadagnarsi vitto e alloggio, ma avanzano comunque delle pretese. Ospiti nei vari centri d’accoglienza della Penisola protestano perché il cibo non è buono, la diaria giornaliera non è sufficiente, il wi-fi prende male, i vestiti non sono firmati, i materassi non sono anatomici. E via dicendo. Storie di ordinaria immigrazione insomma: stavolta la contestazione è avvenuta all’Hotel Lori, una struttura situata sul lungomare Da Vinci a Marzocca di Senigallia, utilizzata come Centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo politico.

La protesta

Ieri mattina, infatti, secondo quanto riporta Il Corriere Adriatico, una quarantina di extracomunitari di nazionalità pakistana ospitati all’interno della struttura ha inscenato una vera e propria protesta. Casus belli, i pasti somministrati agli immigrati. Le quantità di cibo elargite dal centro, a detta loro, sarebbero scarse e di “qualità inaccettabile”. Chissà quanti italiani indigenti vorrebbero vivere gratis sul lungomare di una cittadina della riviera romagnola, e senza lamentarsi del cibo. Ma gli ospiti dell’Hoterl Lori, senza pensarci un minuto, sono scesi in strada fermandosi in mezzo alla carreggiata e bloccando le auto in transito sul lungomare, creando non poco disagio a chi stava cercando di raggiungere il proprio luogo lavorativo.

L’arrivo dei carabinieri

La situazione si è sbloccata dopo il tempestivo intervento dei Carabinieri con il capitano Francesca Romana Ruberto che hanno prima di tutto riportato l’ordine, convincendo gli stranieri ad allontanarsi dalla strada, e poi si sono confrontati con i titolari della struttura che hanno spiegato che la protesta si è originata per via di alcuni “inconvenienti legati a problemi gestionali”. I carabinieri hanno intavolato un confronto anche con i pakistani che hanno spiegato le loro “ragioni” per poi fare rientro all’interno dell’hotel.

Cristina Gauri

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4 comments

Sergio Pacillo 27 Novembre 2019 - 12:33

Rispediteli a casa loro. Non meritano la nostra ospitalitá.

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Fabio Crociato 27 Novembre 2019 - 1:24

Pensiamo a cosa succederebbe se tutti gli italiani che ritengono il cibo
a loro disposizione non buono, protestassero? Una rivoluzione…
Stiamo attenti a non farla fare prima agli sciamati!

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Marc 27 Novembre 2019 - 7:01

Potete sempre tornare a mangiare larve e sorci come facevate nei vostri paesi, no?

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SergioM 28 Novembre 2019 - 4:27

Gli distruggano l’ albergo e facciano danni in città , CAZZI LORO !!!

Solo una domanda … che CAZZO di guerra c’ è in Pakistan ??????

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