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Sgarbi sbrocca a Giordano: “Bugiardo testa di ca**o, ti querelo” (Video)

by Cristina Gauri
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sgarbi giordano

Roma, 27 nov – Dire che “sono volati gli stracci” a Fuori dal Coro, nello scontro-incontro tra il conduttore Mario Giordano e Vittorio Sgarbi, è un eufemismo. Il clima del confronto, che per quasi tutta la durata è stato all’insegna delle risate e della distensione tra i due personaggi, si è poi surriscaldato verso la fine.

La lite

“Se il trasformismo fosse arte tu saresti il Louvre” è stato il commento di Giordano a un servizio in cui veniva ricordata la candidatura di Sgarbi a sindaco di Pesaro con il Partito Comunista nel 1990 – candidatura accostata alla candidatura del 2018 a Sutri con Forza Italia. “Io non mi devo incazzare con te, ma tu non hai studiato bene – ha attaccato Sgarbi – Sono bugie, falsità. Io non sono sindaco di Forza Italia. O ti scusi o ti querelo”. “Quindi dire che sei di Forza Italia è un’offesa?”, ironizza Giordano. “È una bugia, dici solo bugie, non mi sono mai candidato sindaco col Pci, scommettiamo diecimila euro? Io giuro su mia madre che non ero candidato col Pc a Pesaro nel 1990”, e poi arriva l’inevitabile esplosione. “Giuro su mio padre che è morto che tu sei una merda“, ma Giordano tiene il punto: “Tu eri candidato nel ’90 a Pesaro col Pci!”. A questo punto il critico scavalca il ring e fa finta di andarsene. “Sei una testa di cazzo, non ero candidato del Pci. Me ne vado via perché non sopporto le bugie, guarda internet. Le balle le racconti ai tuoi figli! Questa è una trasmissione di merda! Sei un falso, sei una merda secca“.

Cristina Gauri 

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5 comments

alessandro 27 Novembre 2019 - 1:24

Sgarbi infatti era candidato nelle liste di PSI e PCI ma come indipendente

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Fabio Crociato 27 Novembre 2019 - 1:27

Lo “Sgarbo” è come una cura omeopatica… Troppo avvelena.

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Francesco Zambelli 27 Novembre 2019 - 4:46

Unica cosa giusta…. è che quella trasmissione è un ammasso di materia organica… comunemente detta MERDA

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Jos 27 Novembre 2019 - 6:25

..ha la faccia come il culo….

Militanze politiche
Sgarbi, che da giovane ha fatto parte dell’Unione Monarchica Italiana[60], ha strettamente collaborato con:

Partito Comunista Italiano[61], candidato a sindaco di Pesaro nel 1990, contemporaneamente al PSI per San Severino Marche;[62]
Partito Socialista Italiano, per il quale è stato consigliere comunale a San Severino Marche;
DC-MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992;
Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato nel 1992;
Forza Italia, con la quale è stato eletto deputato nel 1994, nel 1996 e nel 2001;
Partito Federalista[63], che ha fondato nel 1995 e poi lasciato per aderire alla Lista Pannella-Sgarbi;
Lista Pannella-Sgarbi, abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni;
“I Liberal – Sgarbi”, movimento da lui fondato nel 1999;
“Polo Laico”, movimento effimero esistito nel 2000 per garantire una rappresentanza alle elezioni dell’anno successivo ai Liberali e ai Radicali Italiani;
Lista Consumatori[64], con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto;
UDC-DC[65], alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008;
Movimento per le Autonomie[66] con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale L’Autonomia nella circoscrizione Isole;
Rete Liberal Sgarbi-Riformisti e Liberali nelle elezioni regionali 2010 del Lazio;
“Partito della Rivoluzione-Laboratorio Sgarbi”, movimento politico fondato dallo stesso Sgarbi ufficialmente il 14 luglio 2012 (anniversario della Presa della Bastiglia all’inizio della Rivoluzione francese), con il quale si è ricandidato sindaco di Salemi nel maggio 2014, senza però essere rieletto;
“Intesa Popolare”, partito fondato nel 2013 assieme a Giampiero Catone;
I Verdi, in occasione delle elezioni comunali del 25 maggio 2014, hanno sostenuto la sua iniziale candidatura a sindaco e poi la proposta al sindaco eletto di nominarlo assessore alla Cultura del Comune di Urbino, a seguito dell’alleanza tra i Verdi e la coalizione di Centrodestra, guidata da Maurizio Gambini;
“Rinascimento”, partito da lui fondato con Giulio Tremonti nel 2017 con il quale inizialmente si candida come governatore alle Regionali in Sicilia; in seguito appoggerà la candidatura di Nello Musumeci per la coalizione di centrodestra, che risulterà eletto. In vista delle elezioni politiche del 2018 il partito si federa con Forza Italia.

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