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Contagi, anche Palù lo ammette: “Sui mezzi pubblici ci si ammassa, più rischi che al ristorante”

by Cristina Gauri
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Roma, 10 apr — «Si può ragionevolmente sostenere che sui mezzi pubblici pieni di gente il Covid non corra?». Corriamo più rischi di prenderci il Covid sull’autobus o mangiando al ristorante? Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù risponde senza mezzi termini alle domande di cui tutti conoscono la risposta ma che nessuno vuole considerare nel tormentato dibattito sulle riaperture: sui mezzi pubblici ci si contagia di più. 

Lo ha affermato nel salotto di Bruno Vespa su Rai Uno, durante il quale era ospite assieme al primario di pneumologia dell’ospedale Gemelli di Roma Luca Richeldi, rispondendo alla domanda della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni — anch’ella invitata in studio per fare il punto della non semplice situazione economica legata alle restrizioni.

Palù: “Sui mezzi pubblici ci si contagia”

D’altronde quella dei mezzi pubblici è una delle questioni in assoluto più spinose su cui né la scienza né il governo hanno, nel corso dell’ultimo anno, voluto fare chiarezza. E infatti la risposta di Palù e di Richeldi alla prima domanda, («Si può ragionevolmente sostenere che sui mezzi pubblici pieni di gente il Covid non corra?») è stata negativa. Segno evidente che non esiste ad oggi alcuna evidenza scientifica che metta al sicuro dal contagio sui mezzi di trasporto. Anzi: una serie di controlli effettuati dai Nas sui mezzi di trasporto pubblico ha evidenziato la presenza del virus in metà dei tamponi eseguiti sulle superfici di contatto.

I ristoranti meno a rischio degli autobus

Il primo quesito è stato funzionale anche al porre la seconda, annosa questione, sottolineata con forza anche dalle recenti proteste di piazza e dal clima di crescente tensione sociale: la chiusura delle attività ristorative e di molti esercizi commerciali. «È più facile prendersi il Covid su un autobus o in una metropolitana affollata o in un ristorante che rispetti le distanze?» ha infatti chiesto la Meloni. La risposta del Presidente di AIFA Palù non ha lasciato campo ad ambiguità o dubbi di sorta. «Sicuramente nella metropolitana affollata o nell’autobus, dove c’è un ammassamento» ha infatti replicato lo scienziato, rammentando poi come i fattori di rischio «sono vicinanza, durata dell’esposizione e poi anche i mezzi che abbiamo di protezione». Poiché «sappiamo tutti che la mascherina non protegge al 100%».

Assurdo tenere chiusi i ristoranti e bar

Avendo i bus e le metropolitane stracolme, quindi, è assurdo tenere chiusi i ristoranti, nei quali, in tutta evidenza, è più semplice ed agevole mantenere il distanziamento sociale. La Meloni è quindi intervenuta sulla sua pagina Facebook per fare il punto della situazione. «Ieri sera, a Porta a Porta, ho voluto sottolineare quanto fosse un controsenso tenere chiusi musei, palestre, bar e ristoranti se poi la mattina ci sono centinaia di persone ammassate sui mezzi pubblici», si legge nel suo comunicato. «Il potenziamento dei trasporti doveva essere una priorità della quale i governi che hanno gestito la pandemia non hanno tenuto conto», ha proseguito. «Dopo un anno di chiusure indiscriminate, siamo nuovamente al punto di partenza».

Cristina Gauri

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