Roma, 11 gen – Il lungo cammino della Croazia, iniziato circa vent’anni fa, di piena integrazione alle istituzioni europee si è scontrato, all’indomani dell’entrata ufficiale nell’Eurozona, con la cruda realtà dei fatti. Nei primi giorni dell’utilizzo della nuova moneta unica, nella Nazione balcanica è scoppiata la rabbia e lo sconcerto: prezzi alle stelle con l’arrivo dell’euro, con rincari sui beni di prima necessità (pane, burro e altri prodotti alimentari) che toccano percentuali anche del 20% e in alcuni settori l’80%. Tutto questo da un giorno all’altro, un film già visto e rivisto in molti altri paesi freschi di ammissione nella zona euro.
In Croazia rincari dell’80% nel settore dei servizi
Lo stesso ministro dell’economia, Davor Filipovic, in seguito all’esorbitante aumento dei prezzi, ha tuonato: “Nel fine settimana dal 31 dicembre al 1 gennaio non è successo nulla che abbia causato un tale aumento dei prezzi“. I rincari registrati nel settore alimentare non sono neanche i più elevati, i controlli del governo, guidato dal primo ministro Andrej Plenkovic, hanno rilevato aumenti dall’1% al 10%nella ristorazione e dal 10% all’80% nel settore dei servizi. I cittadini croati stanno esprimendo la loro indignazione per la situazione paradossale che si è venuta a creare; fino al 31 dicembre, ad esempio, un caffè costava circa 8 kune (un euro e nove centesimi) ma la prima tazzina dell’anno è andata a costare anche più di 1,5 euro.
Le conseguenze dell’entrata nell’Eurozona
La crescente pressione dell’opinione pubblica sta portando alla luce le diverse contraddizionidell’entrata nell’Eurozona, e forse anche gli stessi croati, facendo i conti con le enormi speculazioni e rincari dei prezzi, hanno capito che adottare la famigerata moneta unica non è stata la scelta migliore. Per la Croazia, già colpita dalla crisi energetica e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, con un tasso d’inflazione del 13,9% annuo, si prospetta un 2023 difficile.
Andrea Grieco
1 commento
Per la cronaca è anche esplosa la rabbia degli europei che andavano in Croazia pagavano il giusto, trovavano gente ospitale ed un vivere semplicemente… vero. Oramai parliamo di tanti anni fa, adesso anche loro sono sommersi da un “benessere” asfissiante sempre più. Benvenuti nella cacca.