Roma, 24 giu – In alternativa al terrorismo catastrofista propagandato dal team di scienziati-Cassandra, che dall’inizio della fase 2 prevedono – smentiti puntualmente dai dati del contagio – scenari catastrofici a proposito del ritorno dell’epidemia in Italia, c’è una cordata di esperti che sostiene l’esatto contrario: l’epidemia è in totale, costante regressione, e chi si ammala oggi di Covid-19 corre un bassissimo rischio di ammalarsi gravemente e di contagiare gli altri a causa della carica virale notevolmente minore.
Sono Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti, Arnaldo Caruso, Massimo Clementi, Luciano Gattinoni, Donato Greco, Lucà Lorini, Giorgio Palù, Giuseppe Remuzzi e Roberto Rigoldi: virologi, immunologi, anestesisti ed epidemiologi, che ora hanno deciso di presentare un documento a loro firma in aperto contrasto con la fazione dei colleghi più pessimisti.
«Evidenze cliniche non equivoche – affermano i dieci – da tempo segnalano una marcata riduzione dei casi di Covid-19 con sintomatologia. Il ricorso all’ospedalizzazione per sintomi ascrivibili all’infezione virale è un fenomeno ormai raro e relativo a pazienti asintomatici o paucisintomatici. Le evidenze virologiche, in totale parallelismo, hanno mostrato un costante incremento di casi con bassa o molto bassa carica virale». Nel documento viene anche fatta menzione degli studi in corso «utili a spiegare la ragione» di questo abbassamento della virulenza. «Al momento la comunità scientifica internazionale si sta interrogando sulla reale capacità di questi soggetti, paucisintomatici e asintomatici, di trasmettere l’infezione».
Non sono per niente di questo parere Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, Giuseppe Ippolito e Giovanni Rezza del Comitato tecnico scientifico di supporto al governo: il virus c’è ancora, è tutt’ora aggressivo, solamente circola di meno. E portano gli esempi dell’impianto di macellazione in Germania, e in Portogallo dove si è reso necessario ricorrere al lockdown in alcune zone nella provincia di Lisbona. Prudenza viene invocata anche da Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano il quale sostiene: «Il virus è ancora tra noi».
Cristina Gauri
1 commento
Ma forse gli scienziati che stanno al governo sono più scienziati di loro.
O forse il contrario.
Qui la scienza se la giocano ai dadi.