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Ecco come il governo si prepara a svendere anche Poste e Ferrovie

by Andrea Grieco
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Roma, 5 gen – La conferenza stampa di inizio anno del premier Giorgia Meloni ha mostrato la delusione più assoluta per un governo che, ormai in carica da un anno e qualche mese, non sta rispettando nemmeno le più modeste aspettative. Nelle tre ore di incontro, tra i molti argomenti affrontati, si è delineata la linea che Palazzo Chigi ha espresso di voler intraprendere in un ampio piano di privatizzazioni. Un programma già noto da settembre all’interno del Documento di Economia e Finanza: la svendita di pezzi di società pubbliche ai privati.

Poste e Ferrovie svendute ai privati

I nomi principali delle possibili aziende che subiranno ulteriori smembramenti tra pubblico e privato sono quelli di Poste italiane e di Ferrovie dello Stato. Già a novembre l’esecutivo guidato dal centrodestra ha ceduto il 25% di Monte dei Paschi di Siena, un’operazione rapida passata abbastanza in sordina. Per quanta riguarda il gruppo Poste (privatizzata in parte dal 2015 ma per il 64% ancora in mano allo Stato) si è ipotizzato addirittura una cessione del 30%, ovvero l’intera quota del Ministero dell’Economia. Se la volontà del governo sarà quella di mantenere pubblico il 51%, la vendita si aggirerebbe su un pacchetto del 13%. Un brutto colpo alla sovranità nazionale (l’ennesimo) si verificherebbe nel caso delle Ferrovie, controllate totalmente dallo Stato, per le quali si è parlato negli anni scorsi di cessioni addirittura del 40%. Anche se per ora Giorgia Meloni ha ipotizzato la cessione solamente di quote minoritarie.

Quale futuro?

Porte spalancate ai privati, questa la decisione del “governo più a destra della storia repubblicana”. Un po’ la stessa linea adottata in materia di immigrazione, solo che in quel caso ad essere spalancati sono i porti delle coste italiane. Il piano di Giorgia Meloni è quello di incassare 20 miliardi in tre anni privatizzando tutto il possibile, utilizzando il solito spauracchio del debito pubblico da risanare. La possibilità che questo governo riesca a resistere per l’intera legislatura non è assurda, ma osservando le scelte politiche dei suoi componenti viene a chiedersi a che prezzo.

Andrea Grieco

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