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Ennesimo rogo rom nella Terra dei fuochi. Ma De Luca fa finta di nulla

by La Redazione
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Terra dei fuochi

Napoli, 17 ott – Nonostante i temporali copiosi, nonostante il nuovo sindaco a trazione Pd-M5S, continuano i roghi nei pressi del campo rom di Caivano, nella Terra dei fuochi Nella mattinata di ieri 16 ottobre, i vigili del fuoco del distaccamento di Afragola (Na) si dirigevano celermente, sempre pronti nell’assolvere i loro compiti istituzionali, nei pressi del campo rom di Caivano (Na) per l’ennesimo incendio. Diverse ore per le attività di bonifica e spegnimento. Una zona in cui, in base ai rilievi statistici degli interventi, se ne intensificano il numero e la loro intensità. Cataste di rifiuti di ogni genere sovrastano i terreni attigui, malcontento tra la cittadinanza residente, che vive questa situazione di disagio oramai da tempi immemorabili. In attesa di soluzioni delineate da parte degli amministratori locali, sostegno da parte di quella regionale.

Il dramma della Terra dei fuochi

La tematica «Terra dei fuochi» risulta un argomento ultra-esibito in fase di propaganda elettorale, che va via via scemando appena viene ufficializzata la nomina degli eletti. Ricordiamo che sono oltre trent’anni, in base alla cronaca giudiziaria, che vengono interrati rifiuti di ogni genere, e bruciati sistematicamente, nelle province e nelle periferie, materiali di scarto dell’industria o sedimenti dell’incuria e del degrado incivile. Nelle varie fasi emergenziali attraversate negli anni addietro, non si è mai trovata una soluzione definitiva al gravoso problema, che pesa sui cittadini dei comuni interessati dal fenomeno.

Leggi anche: I roghi tossici? La disoccupazione? No: per la Campania la priorità è la lotta al «bullismo omotransfobico»

E De Luca che fa?

Le cosiddette «ecoballe», termine in ossimoro, poiché di eco non hanno proprio più nulla, eredità pesante dei periodi caldi in Campania dell’emergenza rifiuti, permangono a Giugliano e a Caivano. Nonostante il secondo mandato plebiscitario, con oltre il 70% dei consensi, del governatore De Luca, la Terra dei fuochi resta tale. In estate i picchi di roghi sono stati vertiginosi, arrivando anche a cento in una sola giornata. Tuttavia resta cronicamente alla ribalta il mono-argomento Covid, nelle periferie e province di Napoli e Caserta, l’emergenza sicurezza e criminalità è palese, quanto della disoccupazione giovanile e del conclamato dramma ambientale. Ma queste, si sa, restano altre storie.

Massimiliano Esposito

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3 comments

Fabio Crociato 17 Ottobre 2020 - 6:19

E’ la sua Halloween perpetua! Non una semplice americanata…

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Marco 17 Ottobre 2020 - 8:16

MA ” O RE’ ” era li’ anche prima……se lo hanno rivotato vuol dire che gli sta bene così.
Si lamentano sempre per qualsiasi cosa.
L’opportunità di provare a governare con altri mi sembra che l’abbiano avuta. E allora???
LAMENTELE INUTILI!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chi semina cacca, può solo avere come risultato un raccolto di merda. E non parlo di terreni concimati dai contadini di cui ho il massimo rispetto.
Nessun rispetto invece per il comico de Luca.
Adesso, aspettandp le prossime elezioni, fatevi quattro grasse risate.

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Bomba a Casoria, sventrati i negozi di una galleria commerciale | Il Primato Nazionale 7 Dicembre 2020 - 7:16

[…] bisognerà porre argine alla dilagante crisi economica, alla devastante emergenza ambientale della Terra dei Fuochi, alla ricostruzione di circuiti lavorativi e professionali per arginare la perenne emorragia di […]

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