Roma, 19 mag – Durante la tappa numero 12 del Giro d’Italia tra Bra e Rivoli si è consumata l’ennesima figuraccia da parte degli attivisti per il clima di Ultima Generazione, i quali hanno provato a interrompere la corsa sdraiandosi per terra e cercando di occupare la strada. Il tentativo di boicottaggio dei manifestanti però, non ha sortito l’effetto desiderato, dal momento che il gruppetto di fuggitivi non ha avuto fatica a passare indenne sul tratto di percorso “occupato” dai poveri ragazzi del movimento, i quali sono stati prontamente sgomberati dalla sicurezza.

Imbarazzo per il tentativo di Ultima Generazione

La sfortunata azione del piccolo nucleo di manifestanti (tre persone) non è riuscita nel suo intento per colpa della pessima organizzazione degli stessi attivisti, i quali evidentemente non hanno controllato bene le tempistiche della corsa. Al momento esatto durante il quale i membri di Ultima Generazione si sono seduti, carichi di cartelli e striscioni, in mezzo alla strada, erano presenti solamente i tre fuggitivi Skujins, Berwick e Denz (vincitore della tappa in volata), i quali non hanno avuto alcuna difficoltà a superare facilmente i disturbatori e proseguire indenni la gara. Per fortuna il grosso del gruppo era distante più di otto minuti dal trio di fuggitivi e la sicurezza ha avuto il tempo necessario per rimuovere dal percorso i tre poveri attivisti.

Evitate possibili cadute dei corridori

Al passaggio del gruppo della maglia rosa, con più di cinquanta corridori, la strada era già completamente sgombra e percorribile, evitando così il rischio concreto di possibil cadute e pericoli per i ciclisti. La stessa Ultima Generazione ha in seguito condiviso un comunicato di scuse rivolto a tutti gli appassionati di ciclismo, condito dalla solita retorica messianica di sacrificio per l’umanità, facendo capire a tutti ancora una volta la loro imbecillità nel compiere gesti che oltre essere inutili, possono provocare danni a persone o cose.

Andrea Grieco

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