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Hacker Lazio, è caos sanità: dai vaccini alle visite, ecco cosa non si può più prenotare

by Cristina Gauri
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hacker regione lazio

Roma, 3 ago — «Dal punto di vista burocratico, questo attacco informatico è il nostro 11 settembre…»: questa è l’opinione diffusa presso i massimi dirigenti della Regione Lazio dopo il disastroso assalto degli hacker compiuto contro il Centro elaborazione dati (Ced) regionale, nella notte tra sabato e domenica scorsi.

Hacker Lazio, la Regione è bloccata

L’intera macchina amministrativa della Regione Lazio è bloccata, compresi gli appalti pubblici, i green pass, la prenotazione vaccini e il rilascio dei documenti. Il virus, entrato in azione nella notte tra sabato e domenica, avrebbe infatti criptato tutti i dati dell’amministrazione privi di backup, compresi quelli dei vaccini che non erano ancora stati trasferiti sui server del Commissario straordinario Figliuolo.

Disastro sanità

«La campagna vaccinale va avanti, è solo sospesa la prenotazione fino a nuovo ordine», ha annunciato ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. La Waterloo informatica non riguarda solo il Covid: per almeno una decina di giorni, forse più — fanno sapere dal Palazzo di via Colombo — potrebbe non essere possibile prenotare visite mediche, dai semplici controlli di routine alle più serie visite specialistiche, comprese quelle per le malattie oncologiche. Sospese anche le procedure di cambio del medico di base o la consultazione del proprio fascicolo sanitario online. Così come è sospesa la distribuzione, per gli affetti da malattie croniche, dei presidi medici e dei medicinali salvavita.

L’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, spiega «che ci vorranno dieci giorni per rimettere in piedi, e soltanto per metà della platea, la rete del Cup e del Recup». Al malcapitato utente rimangono quindi due opzioni: recarsi negli ambulatori sperando di trovare un medico libero oppure rivolgersi al pronto soccorso. 

La tragedia colpisce anche tutte quelle famiglie e le imprese destinatarie di incentivi per la crisi Covid: sospesa l’erogazione di fondi, circa 600 milioni di euro di bonus per gli affitti, garanzie bancarie per nuovi prestiti, aiuti agli albergatori, alle librerie, ai cinema, e ai teatri.

Cristina Gauri

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