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Lucca, pizzaiolo aggredito col coltello in uno scantinato pieno di immigrati

by Ettore Maltempo
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senegalese

Lucca, 19 aprile – Mentre imperversano le misure restrittive a causa del coronavirus, a Lucca viene scoperto uno scantinato con dentro decine di immigrati ammassati. A renderlo noto alle cronache un pizzaiolo che aveva effettuato una consegna a domicilio. Un marocchino, non volendo pagare le pizze, ha aggredito con un coltello il lavoratore italiano, che è riuscito a schivare il colpo e fuggire.

Armato di coltello, dice di essere malato di coronavirus

“Il nordafricano – ha raccontato il pizzaiolo alle forze dell’ordine – ha preso le pizze ed è scappato all’interno dell’edificio. Dopo avergli intimato di pagarle è uscito fuori con un grosso coltello da cucina e mi ha sferrato un colpo che, fortunatamente, ho evitato”. “Io non ti pago, ti ammazzo”, ha detto il marocchino e sono usciti altri immigrati. Sempre il nordafricano ha lanciato poi una lattina addosso al pizzaiolo, che è riuscito a schivarla e infine gli ha sputato addosso dicendo di essere ammalato di coronavirus.

Una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta sul posto, ma ha dovuto aspettare l’arrivo di rinforzi per entrare. Infatti lo scantinato si presentava buio e non era possibile verificare né quante persone fossero all’interno, né se fossero armate o meno. Dopo l’ingresso in forze è stato arrestato il marocchino, che risultava fra l’altro residente in un’altra provincia.

All’origine il business dell’immigrazione

Intanto il proprietario dell’immobile – con all’attivo un passato in Fdi, una candidatura a sindaco sfumata per non raggiunto numero di firme e una a consigliere del comune di Capannori con la Lega – si dice estraneo alla vicenda. Il fondo sarebbe stato dato in locazione a una società che evidentemente ha cercato di sfruttare il business dell’immigrazione. Lo scantinato ovviamente non ha i requisiti di abitabilità e le persone ammassate dentro pare che paghino 250 euro al mese al gestore del dormitorio lager. 

I contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire. Pare che fosse già stata sporta una denuncia e ci fossero state varie segnalazioni da parte dei vicini. Ma, ancora una volta, si è dovuti arrivare vicini alla morte di una persona per far scoppiare il caso. Resta il fatto gravissimo di un assembramento di persone evidentemente sfuggite a qualunque monitoraggio, anche sanitario. Una beffa paradossale rispetto agli eccessi dei controlli visti in questi giorni.

Ettore Maltempo

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2 comments

Sergio Pacillo 19 Aprile 2020 - 7:41

A non tutti i marocchini piace pagare i conti.

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riccardo guerra 20 Aprile 2020 - 2:43

nemmeno allo stronzo di fdi che tenendoli in quel bunker ci faceva piu soldi di un affito su piazza del duomo

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