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Massacra 3 controllori Atm, il senegalese senza biglietto è già tornato libero (e con sussidio)

by Cristina Gauri
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senegalese milano

Milano, 18 dic – E’ già tornato in libertà il senegalese che mercoledì ha scatenato l’inferno nella metropolitana Duomo, a Milano, mandando al pronto soccorso 3 controllori Atm e un agente della polizia, ma no solo: stando a quanto riferito dal Giornale, l’immigrato, che era stato fermato perché senza biglietto, percepisce un sussidio in quanto nullafacente. 

Il senegalese senza biglietto massacra i controllori

I fatti si erano svolti verso le ore 18:30 quando il senegalese, appena sceso da un vagone della metro M3 si era imbattuto nei controllori ATM che gli avevano chiesto di esibire il biglietto. Qui, l’immigrato, evidentemente non intenzionato a farsi multare, prima si è divincolato, ha saltato i tornelli e poi si è scagliato con ferocia il personale Atm adibito al controllo, colpendo i funzionari con ripetuti pugni, calci e non pago anche con lo zainetto che portava in spalla e che conteneva ben cinque cellulari dalla dubbia provenienza. Solo l’intervento di alcuni vigilantes e di una pattuglia della Polmetro ha riportato la calma, non senza difficoltà e lasciando un altro ferito sul campo. Il senegalese è stato ammanettato sulla banchina della metropolitana davanti ai viaggiatori sbigottiti.

Il bilancio dei feriti

Davvero pesante il bilancio della giornata: il poliziotto, agente scelto della polizia di Stato, di 40 anni, è finito al Policlinico. Due dipendenti ATM, rispettivamente di 52 e 34 anni, avendo perso molto sangue alla testa e al volto hanno trovato posto alla clinica Città Studi. Infine, un loro terzo collega di 33 anni si è rivolto al Pronto Soccorso del Policlinico. Pesanti le prognosi, specie per i dipendenti ATM che hanno riportato serie ferite al volto e in testa.

Già libero, con sussidio e con permesso di soggiorno scaduto

Dall’essere fermato perché senza biglietto il senegalese è finito in cella per  per resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e indagato per il furto dei cellulari, risultati poi rubati. L’immigrato è stato giudicato per direttissima, ma il giudice ha pensato bene di rimetterlo subito in libertà rinviando l’udienza a marzo. Il giovane, che ha un permesso di soggiorno scaduto a febbraio, percepisce un sussidio che gli permetterebbe di «tirare avanti». Resta quindi da capire perché girasse senza pagare il titolo di viaggio e fosse in possesso di ben 5 cellulari rubati. 
Cristina Gauri

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6 comments

Fabio Crociato 18 Dicembre 2020 - 12:31

O la notizia è giunta pompata o è pompato il giudice… Il soggetto comunque non è certo nullafacente!!

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roberto 18 Dicembre 2020 - 1:11

Vabbé, só dettagli volgari… Fa parte della loro cultura…. Siamo noi che dobbiamo abituarci, direi integrarci a casa nostra!

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Anton 18 Dicembre 2020 - 6:53

Ieri sera ho comprato il numero di Dicembre del PN (versione cartacea, come sempre) e oggi ho letto l’intervista all’agente dei servizi segreti “Fulvio” (nome di fantasia) curata da Marco Gregoretti, nella quale si spiega che queste aggressioni da parte di immigrati clandestini, sia per le strade che sui treni, fanno parte di una precisa strategia destabilizzatrice e intimorente. Lettura consigliata:

https://edicola.ilprimatonazionale.it/prodotto/primato-nazionale-dicembre-2020/

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jenablindata 20 Dicembre 2020 - 7:02

impalatelo.

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lorenzo 28 Dicembre 2020 - 4:01

l’immigrazione è un vero e proprio cancro. unica soluzione cacciarli via tutti questi criminali:violenti, ladri, oltretutto sarà stato a zonzo senza nessun valido motivo (delinquere non è un valido motivo).sottolineo inoltre la mancanza intellettiva dei piddioti che non pensano che cacciare gli immigrati sia doveroso.
immigrati = cancro

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