Home » Matteo “Massone” Denaro: gli strani legami tra il super boss e la massoneria

Matteo “Massone” Denaro: gli strani legami tra il super boss e la massoneria

by Eugenio Palazzini
2 comments
massone denaro

Roma, 17 gen – Potremmo chiamarlo Matteo “Massone” Denaro? Forse sì, dovessero essere confermati i legami tra massoneria e il super boss arrestato ieri. Di sicuro tra logge e cosche siciliane, di legami ce ne sono molti, e non è certo una novità. Ma andiamo con ordine.

Matteo “Massone” Denaro: la pista delle logge di Castelvetrano

Correva l’anno 2016, quando in un elenco consegnato alla Prefettura di Trapani dal procuratore Marcello Viola si contavano circa 500 massoni, sparsi in 19 logge. Nella stessa provincia di Trapani, la “capitale” della massoneria risultava Castelvetrano, meno di 30mila abitanti eppure la città con più logge. Sì, proprio Castelvetrano, paese di origine del super boss Matteo Messina Denaro. Nell’impressionante elenco ricevuto dalla Prefettura trapanese, comparivano nomi di politici, amministratori locali, funzionari, banchieri, giornalisti e persino uomini delle forze dell’ordine.

Tre anni dopo, nel 2019, sempre a Castelvetrano i carabinieri scoprirono una loggia massonica segreta. In un’operazione denominata in codice “Artemisia”, i militari arrestarono 27 persone per reati contro la pubblica amministrazione, nonché per associazione a delinquere segreta. Tra le persone coinvolte c’erano anche importanti esponenti politici come l’ex deputato regionale di Forza Italia Giovanni Lo Sciuto, l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e l’ex deputato regionale, sempre di Fi, Francesco Cascio.

Cosca o loggia?

In quell’occasione i carabinieri di Trapani ritrovarono nella segreteria di Lo Sciuto un altro elenco, poi riportato nel libro Matteo Messina Denaro, latitante di Stato, del giornalista Marco Bova. Lo stesso politico, stando alle intercettazioni, al telefono si vantava di essere amico di gioventù di Matteo Messina Denaro. Lo Sciuto ha sempre negato di essere un massone, ma secondo le indagini ha tentato di mutuare i rituali massonici, anche con la costituzione dell’associazione Malophoros (evocativo nome ripreso dall’antico santuario greco di Selinunte). Non solo, nel decreto di confisca del Tribunale di Trapani, Lo Sciuto viene definito “estremamente vicino alla famiglia Messina Denaro” e in passato socio della “Futura Calze srl”, assieme alla sorella e al cognato del super boss. Strani affari, tra cosche e logge. Oppure sono sempre state la stessa cosa?

Eugenio Palazzini

You may also like

2 comments

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati