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«Mi sacrifico per il clima»: l’intelligenza artificiale lo incoraggia e lui si suicida

by Elena Sempione
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intelligenza artificiale

Bruxelles, 16 apr – Continua a far discutere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e non solo per la vicenda ChatGpt o per questioni relative a privacy e spionaggio. Si tratta semplicemente di un cambio di paradigma che, in quanto tale, porta con sé vantaggi e svantaggi, nuove possibilità ma anche enormi criticità. Per fare un esempio di queste problematiche, due settimane fa un uomo si è tolto la vita dopo aver parlato di «cambiamento climatico» proprio con un chatbot basato sull’Ia. Il fatto è avvenuto in Belgio e la tragedia, ovviamente, ha destato l’attenzione delle autorità, che hanno espresso preoccupazione per un «grave precedente che deve essere preso molto sul serio».

L’intelligenza artificiale può uccidere?

La vittima è un trentenne belga, benestante e padre di due figli, che mostrava forti timori per il riscaldamento globale. Una vittima, insomma, della martellante propaganda catastrofista di gretini ed eco-maniaci vari. Da due anni l’uomo chattava con «Eliza», un chatbot basato sull’intelligenza artificiale. Nelle sei settimane precedenti il suicidio, i suoi dialoghi con la confidente virtuale si sono intensificati, fino all’insano gesto: «Senza queste conversazioni con il chatbot, mio marito sarebbe ancora vivo», ha confidato la vedova dell’uomo a La Libre.

Un caso nazionale

A quel che risulta, Eliza non avrebbe spinto direttamente l’uomo al suicidio. Tuttavia, la moglie ha spiegato che il marito ha condiviso i suoi pensieri suicidi con l’intelligenza artificiale, la quale non ha fatto nulla per dissuaderlo. La donna ha ammesso che già in precedenza era preoccupata per la salute mentale del marito. Eppure, si è detta convinta che il chatbot ha esacerbato il suo disagio e che l’uomo non si sarebbe tolto la vita se non fosse stato per queste conversazioni. Dopo la morte, i familiari sono entrati in contatto con il segretario di Stato belga per la digitalizzazione, Mathieu Michel. Il ministro ha poi dichiarato: «Sono particolarmente scosso dalla tragedia di questa famiglia. Quello che è successo è un grave precedente che deve essere preso molto sul serio». Da parte sua, il fondatore del chatbot Eliza ha dichiarato che i suoi tecnici stavano «lavorando per migliorare la sicurezza dell’intelligenza artificiale».

Elena Sempione

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