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Milano, filippino aggredisce passanti e agenti con un coltello: la polizia lo uccide

by Cristina Gauri
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filippino coltello

Milano, 23 feb – E’ morto ucciso dagli agenti il filippino che la scorsa notte a Milano ha aggredito alcuni passanti per strada armato di un grosso coltello. Le forze dell’ordine hanno sparato contro l’immigrato dopo che questi si era scagliato più volte contro i poliziotti brandendo l’arma. Il filippino, con precedenti per reati contro la persona e spaccio è un 45enne di cui cui ancora non sono state rese note le generalità.

Il filippino aggrediva i passanti con un coltello

I fatti si sono svolti nel capoluogo lombardo poco dopo mezzanotte, in via Sulmona, poco distante dalla stazione di Rogoredo Fs. Le volanti della Polizia di Stato sono entrate in azione alle 00.20, rispondendo alla chiamata di alcuni cittadini che avevano segnalato la pericolosa presenza del filippino armato di coltello. L’immigrato, in evidente stato di alterazione psicofisica, secondo alcune testimonianze avrebbe tentato di aggredire prima un rider e poi un uomo che usciva dal portone di un palazzo. Entrambi sono riusciti a seminare il loro aggressore.

L’intervento della polizia

All’arrivo della prima volante il filippino, sempre brandendo il coltello, si è scagliato con furia contro gli agenti. Dapprima i due poliziotti hanno cercato di contenerlo con i manganelli. Fino al momento in cui uno dei due, indietreggiando, è caduto sbattendo la testa ed è svenuto. Fortunatamente in quegli istanti sopraggiungeva un’altra pattuglia, contro la quale il filippino ha ripetuto il copione dell’aggressione.

Un agente spara al filippino

A quel punto uno dei due, dopo aver cercato di evitarlo, ha sparato alcuni colpi nella parte bassa della figura. Ma i proiettili devono avere evidentemente colpito parti vitali e in pochi minuti l’uomo è deceduto dissanguandosi. Al loro arrivo sul luogo dell’aggressione i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’immigrato. I due poliziotti, invece, sono stati portati in codice giallo al Policlinico: si tratta dell’agente svenuto e quello che ha sparato, in stato di choc.

Cristina Gauri

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3 comments

jenablindata 23 Febbraio 2021 - 12:30

se le cose si sono svolte come detto in questo articolo,non posso fare altro che plaudire all’operato
delle nostre forze dell’ordine:
hanno cercato correttamente di contenere questo feccioso…
e quando costretti,hanno sparato basso,immagino alle gambe.
purtroppo un proiettile deve aver colpito un’arteria,
ma è stata sfortuna.

certo,
SE i sinistrati nel cranio non avessero importato senza il minimo controllo….centinaia di migliaia di potenziali problemi,forse non sarebbe successo.
SE i sinistrati nel cranio non si opponessero al rimpatrio forzato al primo reato,non avremmo migliaia di bastardi pregiudicati di importazione che circolano a piede libero nel nostro paese..
SE i sinistrati nel cranio non facessero del loro meglio per smontare ogni repressione penale,il tizio di cui sopra sarebbe probabilmente in galera,e
SE i sinistrati nel cranio non avessero fermato la sperimentazione del taser e non si fossero messi di traverso
impedendone la dotazione alle forze dell’ordine…

noi ora non avremmo un uomo morto,un agente contuso che ha rischiato la pelle e un altro agente che
ci starà male per anni…per aver dovuto uccidere un uomo.

se i sinistrati nel cranio si suicidassero tutti in massa,
questo paese andrebbe SICURAMENTE molto meglio.
e tu che sei sinistrato nel cranio,che aspetti a fare la tua parte per il tuo paese?

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jenablindata 23 Febbraio 2021 - 3:01

se le cose si sono svolte come detto in questo articolo,non posso fare altro che plaudire all’operato
delle nostre forze dell’ordine:
hanno cercato correttamente di contenere questo feccioso…
e quando costretti,hanno sparato basso,immagino alle gambe.
purtroppo un proiettile deve aver colpito un’arteria,
ma è stata sfortuna.
certo,
SE i sinistrati nel cranio non avessero importato senza il minimo controllo….centinaia di migliaia di potenziali problemi,forse non sarebbe successo.
SE i sinistrati nel cranio non si opponessero al rimpatrio forzato al primo reato,non avremmo migliaia di bastardi pregiudicati di importazione che circolano a piede libero nel nostro paese..
SE i sinistrati nel cranio non facessero del loro meglio per smontare ogni repressione penale,il tizio di cui sopra sarebbe probabilmente in galera,e
SE i sinistrati nel cranio non avessero fermato la sperimentazione del taser e non si fossero messi di traverso
impedendone la dotazione alle forze dell’ordine…
noi ora non avremmo un uomo morto,un agente contuso che ha rischiato la pelle e un altro agente che
ci starà male per anni…per aver dovuto uccidere un uomo.
se i sinistrati nel cranio si suicidassero tutti in massa,
questo paese andrebbe SICURAMENTE molto meglio.
e tu che sei sinistrato nel cranio,che aspetti a fare la tua parte per il tuo paese?

Reply
Fabio Crociato 24 Febbraio 2021 - 10:04

Anche tutta la “zona” di Rogoredo è in evidente stato di alterazione psicofisica, volenti o nolenti… per droga infestante, impestante da anni, da anni…! Disumani per tutte le stagioni dove siete, dove sedete… su una bomba che continua a deflagrare! Prima o poi vi becca.

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