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Nucleare, nuovo accordo tra quattro società: Italia in testa

by Andrea Grieco
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Roma, 6 mar – Dopo anni di malelingue e porte chiuse, l’energia nucleare si prepara a diventare uno dei campi più innovativi e battuti del prossimo futuro, con nuove prospettive sul nucleare che iniziano a trovare, finalmente anche in Italia, delle reali possibilità di azione attraverso accordi tra società energetiche, le quali si stanno impegnando nello sviluppo energetico alternativo. Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, Edf e Edison hanno sottoscritto una lettera di intenti (Loi), per collaborare allo sviluppo del nuovo nucleare in Europa e favorirne la diffusione, in prospettiva soprattutto anche per il nostro paese.

Valorizzare la filiera nucleare italiana

Obiettivo dell’accordo è di valorizzare nell’immediato le competenze della filiera nucleare italiana, di cui Ansaldo Nucleare è capofila, a supporto dello sviluppo dei progetti di nuovo nucleare del gruppo francese Edf, e al contempo di avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia. Ansaldo si impone in qualità di sviluppatore di componenti e fornitore di servizi per l’industria energetica e nucleare; Edf, in qualità di primo produttore di energia nucleare al mondo, impegnato nella realizzazione di nuovi progetti nucleari basati sul proprio portafoglio di tecnologie; Edison, in quanto tra le principali società del settore energetico impegnate in prima linea nella transizione energetica italiana.

Lo Stato italiano deve investire per sicurezza e indipendenza energetica

Nelle ultime settimane era stata annunciata una “alleanza nucleare europea” da parte del ministro francese per la transizione energetica, la quale avrebbe dovuto includere, oltre l’Italia, altri undici paesi europei: tutto ciò a testimonianza dell’attenzione che si sta riservando in questi momenti all’energia nucleare. Per quanto riguarda la visione delle quattro società firmatarie di questo accordo, l’energia nucleare può svolgere un “ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili, garantendo stabilità e contribuendo alla sostenibilità ambientale del sistema elettrico, alla luce degli ambiziosi target di decarbonizzazione europei e italiani che fissano al 2050 il raggiungimento della neutralità climatica”. Un investimento statale, appoggiato dai principali leader nel settore energetico, può essere la risposta alle esigenze di sicurezza e indipendenza energetica dell’Italia.

Andrea Grieco

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