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Pavia, femministe furibonde: per il centro impiegate solo netturbine. “Più attente al decoro”

by Cristina Gauri
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netturbine pavia

Pavia, 6 feb — Una squadra di netturbine, tutte donne, per rimettere in sesto Pavia: dalla prossima settimana nella città lombarda «il decoro si tinge di rosa», questo il nome dell’iniziativa di Asm (la società di smaltimento rifiuti e mantenimento del decoro urbano) che vede l’impiego di un’unità, tutta al femminile, impegnata a dedicare i propri sforzi alla manutenzione del prezioso centro storico pavese.

Una squadra di netturbine rimette in sesto il centro di Pavia 

Il progetto prevede la suddivisione dell’area in quattro quadranti: ognuno verrà affidato a una delle netturbine impiegate al decoro urbano, «con l’obiettivo di valorizzare l’attenzione e la sensibilità posta dalle operatrici nello svolgimento delle proprie mansioni», sottolinea l’azienda. In poche parole, all’Asm pensano, a ragione, che la predisposizione femminile all’ordine e al decoro e l’attenzione per i dettagli siano caratteristiche utili allo svolgimento della specifica mansione. «Mettere le donne al centro ha per noi un rilevante significato — spiega a Repubblica il presidente di Asm Pavia, Manuel Elleboro – perché riteniamo che le pari opportunità non debbano essere perseguite come mera scelta di facciata, ma debbano rappresentare una scelta di merito tangibile nei fatti, anche in mansioni tradizionalmente maschili».

Le femministe saltano sulla sedia 

Nell’apprendere la notizia la sinistra cittadina è saltata sulla sedia. «L’amministrazione ci riporta direttamente agli anni Quaranta — è il commento per nulla inacidito e infarcito di luoghi comuni di Alice Moggi, consigliere comunale di opposizione nelle fila di Pavia a Colori — Il prossimo passo sarà che le segretarie stireranno le camicie dei loro assessori e le consigliere potranno intervenire solo dopo aver finito di spolverare i banchi del Consiglio comunale». Secondo Moggi, assegnare il compito di mantenere il decoro urbano del centro cittadino alle sole donne è «imbarazzante sotto due punti di vista: innanzi tutto ritengo che una comunicazione del genere sia mortificante per le donne, in primis per le stesse operatrici di Asm, considerate “più sensibili e attente alle pulizie” dei colleghi uomini perché evidentemente secondo i promotori dell’iniziativa sono già abituate a tenere in ordine le loro case».

Uguaglianza a targhe alterne  

Va da sé che se la squadra di donne in questione fosse stata scelta per ricoprire mansioni di alto livello, non avremmo sentito volare una mosca. Non si sarebbe alzato un gemito dalla gendarmeria dell’uguaglianza a targhe alterne: le donne devono usufruire di pari opportunità e quote rosa solo se si parla di occupazioni facoltose. Per tutto il resto, negli ambiti in cui ci si spacca la schiena o si rischia la vita — pensiamo a muratori, minatori, militari, spazzini, meccanici, stradini, operai di acciaierie — «l’altra metà del cielo» torna magicamente ad essere il sesso debole e il femminismo scompare dall’orizzonte.

Cristina Gauri

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1 commento

brutta ciao 6 Febbraio 2023 - 2:03

Dea Igea, Dea della Salute…, femministe donne malate!

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