Pavia, 10 mag — Ancora un drammatico episodio che conferma, se mai davvero ve ne fosse bisogno, quanto il fenomeno migratorio fuori controllo si traduca in insicurezza urbana e in atti di violenza: arriva da Pavia, dove un trentatreenne nigeriano, dopo aver approcciato senza tanti complimenti una ragazza di ventiquattro anni che stava tornando a casa, l’ha aggredita e ha cercato di violentarla.

Nigeriano tenta di stuprare una ragazza a Pavia

L’episodio si è verificato all’angolo tra Corso Cavour e via Porta Marica, nel pieno centro della città, poco dopo l’una di notte. La ragazza ha reagito urlando e invocando aiuto e per sua fortuna i passanti non sono rimasti inerti o peggio indifferenti e l’hanno soccorsa, interrompendo la brutale aggressione a sfondo sessuale dello straniero. Il nigeriano, dopo un brevissimo inseguimento, è stato fermato e posto in stato di arresto dai Carabinieri e da agenti della Polizia di Stato, che lo hanno poi associato al carcere di Torre del Gallo. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica, stanno inoltre procedendo ad ulteriori accertamenti.

Salva grazie ai passanti

Al nigeriano è stato inoltre contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale visto che durante l’inseguimento e una volta raggiunto dai Carabinieri e dai poliziotti si è opposto con veemenza. Lodevole il comportamento dei passanti, che dopo essere intervenuti fisicamente, impedendo che le gravi molestie potessero degenerare in uno stupro e costringendo lo straniero ad allontanarsi, hanno avvertito le forze dell’ordine. Intervenuti sul posto i Carabinieri e assunte sommarie informazioni dai presenti che consentissero di rintracciare l’aggressore, venivano quindi diramate via radio le caratteristiche fisiche dello straniero. In pochi minuti, una volante della Polizia si imbatteva nel nigeriano e procedeva, non senza fatica, a fermarlo. Ora lo straniero è in carcere, in attesa della udienza di convalida dell’arresto che decreterà, o meno, la sua permanenza dietro le sbarre.

Cristina Gauri

Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.

La tua mail per essere sempre aggiornato

Articolo precedente“Che ca**o ti guardi?”: massacrato da baby gang di marocchini nel sottopassaggio
Articolo successivoRipopoliamo i borghi: cinquemila euro per chi va a viverci
Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

1 commento

Commenta