Roma, 7 giu — Il sindaco di Peschiera del Garda, Maria Orietta Gaiulli, avrebbe lanciato un appello al ministero dell’Interno con tanto di Pec nei giorni immediatamente precedenti all’invasione del 2 giugno, quando circa 2500 immigrati si erano dati appuntamento su TikTok per devastare e saccheggiare la località. Ma dalla Lamorgese non sarebbe arrivato nemmeno un «beh» di risposta. «Questa guerriglia poteva essere evitata – si sfoga il sindaco ai microfoni di Libero –. Bisognava esserci il 2 giugno per capire cosa è successo. Qui c’è un problema serio. Non tiene più il tessuto sociale».

Peschiera, Lamorgese non pervenuta

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1 commento

  1. Che dire manderei tutto questo e i precedenti governi a combattere in qualsiasi guerra creata da loro e dai loro amici guerrafondai fino a che tutto questi miserabili moriranno bombardati seviziati abusati disintegrati Fino a che non spariranno dalla faccia della terra, e che il karma continui la sua opera colpendo i loro familiari e amici fino a che tutta la merda che è uscita da loro non sarà finita figli di un dio danaro e potere che non siete altro voi burattini e voi burattinai che vi credete onnipotenti, ma non vi accorgete che siete già carne putrefatta e in pochissimi anni sarete pieni di vermi e niente più?

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