Roma, 28 giu – La Nasa ha annunciato la volontà di installare reattori nucleari sulla Luna, selezionando tre proposte per un sistema di alimentazione di superficie a fissione nucleare e portando così avanti il progetto di sviluppare una fonte di energia sull’unico satellite naturale del nostro pianeta. L’agenzia spaziale e il Dipartimento dell’Energia auspicano che il reattore possa produrre l’energia necessaria per far funzionare i rover, condurre esperimenti ed aiutare a sostenere la vita. Energia che andrebbe a beneficio delle esplorazioni future, sotto il progetto Artemis, e saranno pronti per il lancio entro la fine degli anni venti.
La Luna come nuova frontiera di innovazione tecnologica
Si tratta del progetto di un sistema di alimentazione a fissione da 40 kilowatt, che dovrebbe durare nell’ambiente lunare 10 anni, ad un costo di 5 milioni di dollari ciascuno, afferma la Nasa: una potenza sufficiente per sostenere la vita di 30 famiglie per 10 anni, ininterrottamente. L’agenzia spaziale ha poi comunicato: “L’abbondanza di energia sarà la chiave per la futura esplorazione spaziale, ci aspettiamo che i sistemi di alimentazione di superficie a fissione, avvantaggino notevolmente i nostri piani per le architetture di alimentazione per Luna e Marte, e che guidino persino l’innovazione per gli usi qui sulla Terra“. Lo sviluppo di questo primo progetto aiuterà a gettare le basi per alimentare la presenza umana a lungo termine su altri mondi, inoltre queste tecnologie potranno essere utilizzati in missioni di esplorazione dello spazio profondo.
L’Europa e la necessità storica di civilizzazione
Lo spirito che muove questa innovazione tecnologica deve essere dominato da una forte coscienza di civiltà, slegata il più possibile dalle logiche capitalistiche e difesa dalle eccessive ingerenze delle grandi multinazionali. Anche l’Europa deve necessariamente farsi portatrice di questo fuoco della tecnica, e incarnare la spinta espansionistica che porterebbe l’umanità ad un nuovo stato, il quale avrebbe inoltre delle enormi ripercussioni sulla vita terrestre, mettendoci davanti a nuovi percorsi e nuove ere storiche.
Andrea Grieco
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Tuttalpiù saranno 40 Megawatt…