Roma, 30 ago – “Rischio nuove chiusure con 3,5 milioni di over 50 non vaccinati“: la Fondazione Gimbe torna alla carica con il suo consueto allarmismo. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della fondazione, se gli italiani non corrono a vaccinarsi ci saranno nuove ospedalizzazioni e quindi nuove chiusure. L’equazione che ora è in voga, infatti, è che dove ci si vaccina poco aumentano i ricoveri. Il caso di scuola è la Sicilia, appena tornata in zona gialla. Peccato che la regione è continuamente interessata da sbarchi di clandestini spesso positivi al Covid-19. Ma questo sfugge evidentemente agli esperti filogovernativi e al ministro della Salute, che invece puntano tutto sul rischio nuove chiusure per spingere a vaccinarsi.
“Ancora troppi non vaccinati, rischio maggiori ospedalizzazioni e nuove chiusure”
Cartabellotta, ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, esprime tutta la sua preoccupazione. “La stagione turistica estiva l’abbiamo salvata, questo possiamo dirlo tranquillamente, grazie alla campagna vaccinale. Quello che preoccupa di più ora è l’emergere di nuove varianti e anche il potenziale calo della copertura vaccinale – afferma – ,Altra preoccupazione è quella legata ai 3 milioni e mezzo di over 50 non ancora vaccinati. Questo si può tradurre in un numero più alto di ospedalizzazioni che può determinare nuove chiusure. Questo è un elemento che deve passare nella comunicazione pubblica, il ragionamento sull’obbligo vaccinale va in questa direzione“. Ecco dunque dove voleva andare a parare l’esperto: vaccino obbligatorio per tutti, l’idea accarezzata da molti (anche tra i politici) in questi giorni.
E ai politici si rivolge Cartabellotta. “La copertura dovuta alla campagna vaccinale consente alla politica di rischiare di più con le riaperture. E’ chiaro che però tutta una serie di falle, come quella degli over 50 non vaccinati, devono essere coperte – avverte il presidente di Gimbe -. Bisogna affrontare l’arrivo della stagione autunnale, il verosimile declino della copertura vaccinale col tempo, ma è verosimile – ammette – che non ci siano più chiusure come quelle che abbiamo visto in passato”.
La Sicilia nel mirino
“Nel quadro nazionale si innestano differenze regionali importanti – ha sottolineato il presidente della Gimbe – questo dipende dalla circolazione del virus, dalla copertura vaccinale, e dalla percentuale di over 50 non vaccinati. La Sicilia ha la quota più alta di over 50 non vaccinati, mentre la Puglia la più bassa e la differenza si vede. Bisognerà vedere se con la riapertura delle scuole cambierà qualcosa dal punto di vista dei contagi”, aggiunge.
“Preoccupa l’emergere di nuove varianti”
E se ammette che – numeri alla mano – i ricoveri risultano dimezzati grazie alla massiccia campagna vaccinale subito dopo avverte che la protezione sui contagi inizia a calare. Fino a lanciare un altro allarme: “Quello che preoccupa di più ora è l’emergere di nuove varianti e anche il potenziale calo della copertura vaccinale, ovvero la possibilità che la protezione del vaccino possa calare col tempo”.
In sostanza, anche Cartabellotta consiglia di imporre il vaccino o estendendo il green pass praticamente a qualsiasi servizio o attività o, appunto, con l’obbligo per legge.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
i tre milioni e mezzo di non vaccinati sanno benissimo che, se gli viene il covid, devono rivolgersi a medici veri (tipo ippocrateorg) che li cureranno senza bisogno di andare all’ospedale (dove è alto il rischio che ti sopprimano con i loro ‘protocolli’).
Per giustificare le nuove chiusure, questa dittatura di rammolliti deve inventarsi un’altra scusa!