Roma, 16 mag – La super femminista Rula Jebreal, che oltre ad essere donna è anche nata in Israele, sbatte la porta in faccia – via social – a Zoro e al suo Propaganda Live perché il gentil sesso non è rappresentato abbastanza. Peccato che sia successo anche in altre trasmissioni, e lì non ha avuto alcun problema a sottostare al patriarcato.
Rula Jebreal e la porta in faccia a Zoro
Come molti di voi sapranno, Rula Jebreal ha poco gentilmente declinato l’invito a partecipare a Propaganda Live, trasmissione di La7 condotta da Diego Bianchi alias “Zoro” di cui si può dire tutto, tranne che non sia di sinistra e “illuminato” secondo i parametri della stessa giornalista. Rula doveva parlare di una situazione che dovrebbe starle molto a cuore, quella della guerra tra Israele e Palestina: è infatti nata ad Haifa ed è di origini palestinesi.
La “rappresentazione” viene prima di tutto
Questo tema caldissimo tuttavia è passato del tutto in secondo piano grazie alla scelta della Jebreal di porre l’accento sulla “rappresentazione” femminile nel programma, particolare già discutibile dato che chiunque segua Propaganda Live sa bene che sia uno dei pochi programmi ad avere ospiti fissi femminili come Constanze Reuscher e Francesca Schianchi.
A Piazzapulita, però, non le importava
C’è poi da dire che Rula Jebreal in passato, anche molto recente – e per recente intendiamo dire quando negli Usa, ove lei risiede, il tema della rappresentazione era già molto forte – non ha assolutamente rifiutato di partecipare a programmi dove era l’unica donna presente. E a far notare la macroscopica incoerenza della Jebreal non è un sito di “cattivoni” sovranisti, ma il sito di Bufale.net. Ci ricorda infatti che nella puntata di Piazzapulita del 9 aprile 2020, trasmissione in onda sempre su La7 e condotta da Corrado Formigli, la Jebreal fu ospite insieme a Enrico Letta, Alessandro Vespignani, Carlo Calenda, Luca Ricolfi. Vedete altri nomi femminili a parte il suo? Bene, nemmeno noi. Ma ce ne sono altri maschili, se vi aggrada: Antonio Padellaro, Alessandro Sallusti, Silvio Garattini, Francesco Le Foche, Maxime Mbandà, Antonio Misiani, Luigi De Magistris, Luca Ricolfi, Giordano Riello, Filippo Moroni e Stefano Massini. Allora, la fervente femminista non ritenne opportuno disdire l’appuntamento benché letteralmente circondata dal non plus ultra del patriarcato tricolore …
Ilaria Paoletti