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Sanremo, assolto il vigile “furbetto” che timbrava il cartellino in mutande

by Cristina Gauri
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sanremo mutande

Sanremo, 20 gen – Assoluzione per Alberto Muraglia, il simbolo dei furbetti del cartellino, il vigile che era stato catturato dalle telecamere mentre timbrava in mutande il cartellino nel Comune di Sanremo e per poi fare rientro a casa. Finito sotto inchiesta nell’indagine della Guardia di Finanza, è stato assolto con rito abbreviato durante l’udienza preliminare. Lo stesso procedimento si è chiuso con 10 assoluzioni, 16 rinvii a giudizio e altrettanti patteggiamenti. Tra le accuse quella di truffa ai danni dello Stato.

“Andate aff…, mi avete rovinato la vita”, ha urlato una donna all’uscita dell’aula udienze subito dopo la lettura del dispositivo di assoluzione nei suoi confronti. “Una decisione assolutamente corretta e in linea con le risultanze del procedimento, per cui non mi stupisce affatto”, ha detto Alessandro Mager, uno dei legali del collegio difensivo. Secondo l’avvocato Alessandro Moroni “è il momento di spegnere i riflettori e lasciare che questa vicenda torni a essere come tutti gli altri processi. Il vaglio di questi filmati ha detto che erano innocenti”.

Secondo il sostituto procuratore Grazia Pradella “l’impianto accusatorio vede una sostanziale conferma in sedici patteggiamenti e altrettanti rinvii a giudizio. Per quanto riguarda gli abbreviati leggeremo con attenzione le motivazioni e decideremo il da farsi anche perché su queste posizioni vi erano prove che la procura ha considerato importanti e di spessore. Valuteremo con estrema serietà, così come con estrema serietà sono state considerate le prove fotografiche e documentali”. Il processo, per coloro che hanno scelto il rito ordinario, inizierà il prossimo 8 giugno. Il ricorso presentato da Muraglia era stato respinto alcuni mesi fa. Il tribunale aveva infatti considerato legittimo il licenziamento deciso dal Comune perché fondato su «condotte gravi, in quanto connotate da natura non solo dolosa, ma addirittura fraudolenta». La stessa sorte era toccata ad altri ex comunali che si erano rivolti al giudice del lavoro.

Cristina Gauri

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Jos 20 Gennaio 2020 - 9:15

..ultimamente c’è una pubblicità, alla radio, che recita più o meno cosi: “sono stato condannato ma ora sono stato assolto..compra il quotidiano….” più “garantisti” di cosi, c’è solo il suicidio…

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