Roma, 22 nov – Le sardine navigano a vista e mostrano di avere un unico collante che le tiene unite: prendersela contro Salvini. Così ieri a Piazza Pulita su La7, intervistate da un entusiasta Corrado Formigli, hanno mostrato di avere poche idee ma tutte rigorosamente confuse. “Ci sono cose così buffe in una piazza di persone così giovani. Per esempio sentire cantare Bella Ciao, ma per te cos’è Bella Ciao? Ti emoziona? O ti sembra una cosa da vecchi?”, chiede Formigli alla sardina Joy Temiloluwa. La ragazza, di origini nigeriane, replica senza troppa convinzione: “Io direi che a questo punto è una canzone che ha sicuramente un significato forte. Ma… non so… sicuramente non è quello il messaggio che vogliamo mandare, ecco”.

E qual è il messaggio che vogliono mandare le sardine? “Noi abbiamo sottolineato che il nostro scendere in piazza sarà sicuramente senza dover specificare da che parte stiamo, apolitico, apartitico, senza bandiere”. Riepiloghiamo: cantano Bella Ciao, protestano soltanto contro Salvini, invocano un altro modo di fare politica ma si dichiarano apolitiche e senza bandiere. “Il nostro messaggio è che siamo stufi della violenza che viene ormai dimostrata una cosa normale che però non è normale, non è più normale”, aggiunge Temiloluwa.

Ma che messaggio è? Di quale violenza “non più normale” parla? Nonostante la totale confusione di questi ragazzi, Formigli non batte ciglio e mostra di apprezzare. In fondo per essere benvoluti dai media correct basta manifestare contro Salvini e il “sovranismo dilagante”. Il resto non conta, anche perché il resto neppure c’è.

Eugenio Palazzini

 

 

 

 

 

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9 Commenti

  1. tutto va bene,ma domandare a questa ragazza africana se “bello ciao” è una cosa dei NONNI,
    temo sia leggermente fuori fuoco:

    dubito davvero che i NONNI di tal Temiloluwa abbiano fatto i partigiani in Italia nella 2GM.

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