Roma, 30 mag – “Abbiamo il dovere di aprire le scuole a volto scoperto e di difenderle con coraggio dal distanziamento dei bambini e dei ragazzi e dall’abuso delle tecnologie a discapito delle relazioni umane”. A dirlo sono i professionisti dell’educazione, riuniti nel movimento “La scuola che accoglie”: insegnanti, educatori, docenti, professori i quali, dopo aver osservato il suicidio della vita civile dovuto alle regole imposte dall’emergenza coronavirus, in vista della riapertura di settembre, hanno inviato a diversi parlamentari il Manifesto per la Scuola, per spiegare agli esperti del comitato tecnico-scientifico che “non è distanziamento di un metro nè aule dove riecheggia l’eco ma guardarsi negli occhi, fare pace dandosi la mano, la carezza tenera della maestra, stare vicini, lavorare in gruppo a un progetto comune mentre digitalizzare gli istituti scolastici con banda ultra-larga non rappresenta una proposta seria e formativa per il Paese”.
Bambini a scuola come automi
Secondo gli esperti del comitato, invece, sarà del tutto normale, alla ripresa dell’anno scolastico, imparare a mantenere un distanziamento interpersonale di almeno un metro, portare mascherine sulla faccia per ore, evitare di toccarsi, accarezzarsi, darsi spintoni o fare cucù. Ma davvero le famiglie sono disposte a chiedere ai loro figli di adeguarsi ad un modello che pare orientato a farli crescere come automi, costretti a giocare distanziati, parlare da soli alimentando frustrazione e sfiducia?
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[…] accoglie”: i genitori contro le limitazioni alla riapertura proviene da Il Primato Nazionale.Fonte Autore: La […]
Va bene, sono d’accordo. Però che vadano i genitori a rischiare la pelle e ad insegnare in stanzette affollate e senza mascherine. Per fortuna questi ragli resteranno lettera morta e la scuola, se riaprirà, lo farà in sicurezza per i ragazzi e per chi ci lavora.
Siamo in presenza di un esperimento delle elites occulte di incarcerarci, indebitarci,imbavagliarci e spaventarci attraverso un normalissimo virus stagionale la cui mortalità è nella norma e che colpisce nel 96% dei casi persone già malate.Serve a togliere ogni democrazia e a ridurci ad automi obbedienti sin da piccoli.In questo complotto contro l’umanità chi ne soffrira’ maggioremente sono i bambini a cui è stata criminalmente tolta la scuola e la possibilità di socializzare e giocare ed è anche attraverso il gioco che il bambino impara.E’ ora di mettere fare indagini e punire i criminali che sono dietro alla creazione della finta pandemia che ha portato alla incarcerazione illegale di intere popolazioni a fini di dominio antidemocratico