Bolzano, 17 dicembre – Ancora immigrati respinti dalla polizia austriaca prima di valicare il confine alpino, ma questa volta non al Brennero, bensì alla stazione di Bolzano, in pieno territorio italiano.
Sul treno internazionale Roma-Monaco, la gendarmeria austriaca e germanica ha ordinato di scendere alla stazione del capoluogo altoatesino davanti all’impotenza degli agenti di polizia italiani, una ventina di profughi siriani, tra cui diverse donne con bambini, per cui è rimasto bloccato il treno per oltre 40 minuti. Probabilmente erano gli stessi siriani scappati proprio giovedì dal centro di accoglienza padovano.
E’ da diverse settimane ormai che la polizia di frontiera austriaca viaggia sui treni internazionali sul territorio italiano nella tratta Trento-Brennero a caccia di clandestini diretti a nord; sono le cosiddette “scorte trilaterali” che vedono insieme agenti tedeschi, austriaci e italiani, che dovrebbero collaborare per arginare i flussi migratori dalla nostra penisola in direzione Monaco, da cui si dirama una vera e propria rete di smistamento per tutto il nord Europa, gestita nel migliore dei casi da parenti e amici degli immigrati, ma nel peggiore, che detiene la percentuale maggiore, lo smistamento viene gestito dalla criminalità internazionale che sfrutta queste persone come manovalanza per i propri interessi.
Praticamente i poliziotti tirolesi intimano ai clandestini di scendere dal convoglio e chi si rifiuta dovrà per forza scendere alla fermata di Innsbruck per essere prelevato al binario, fotosegnalato, e rispedito con la scorta al Brennero, dove il “mittente” italiano non potrà far altro che ritirare il pacco pagandone a lungo termine le “spese di spedizione”. Gli austriaci invece, da questo punto di vista sono sicuramente più furbi di noi italioti sempre accondiscendenti; infatti per chi entra clandestinamente in Austria, scatta anche una multa e se l’immigrato non ha i soldi per pagarla, gli viene sequestrato tutto quello che ha. Ora, il pensiero va all’enormità di spesa che i contribuenti italiani pagano per operazioni come Mare Nostrum o Triton, senza parlare della moltitudine di centri di accoglienza che continuano ad aprire in tutto il paese.
Se a detta dei nostri governanti l’immigrazione è una risorsa (oltre agli scandali di mafia capitale), perché paesi come Austria e Germania continuano a farci questi regali? Perché si avvicina il natale o perché queste “risorse” loro non le vogliono? Stiamo parlando di oltre trentamila profughi bloccati al Brennero e rispediti in Italia, nel solo 2014, che si vanno ad aggiungere alle svariate centinaia di migliaia giunti sempre quest’anno nei nostri confini nazionali. Molti italiani che si sono recati in territorio austriaco quest’anno, per lavoro o svago, hanno subito minuziosi controlli da parte della gendarmeria. Anche i pullman dei tifosi dell’Hockey Club Bolzano, squadra che milita in un campionato mitteleuropeo, vengono puntualmente fermati oltre confine e perquisiti da cima a fondo per scovare clandestini mischiati ai fan nel tentativo di passare il confine.
La polizia italiana oltre che poco organizzata, sembra anche completamente spaesata dalla questione, arrivando a scrivere un lungo comunicato dello Siulp (il sindacato di polizia) in cui viene manifestata l’indignazione per questa vicenda. L’Austria, come è noto, respinge tutti i clandestini, poco importa se stiano scappando da stupri, decapitazioni o carceri, è riuscita ad imporre all’Italia, insieme alla Germania che con la stessa “tolleranza” non li vuole far arrivare in Baviera, la presenza dei propri gendarmi sui treni italiani che viaggiano verso il Brennero. Un po’ come dire che “Siccome non ci fidiamo di voi, li fermiamo prima noi”. «Ci troviamo gli austriaci che fanno rispettare la loro legge all’interno dei nostri confini – dichiara un membro del sindacato di PS – è pazzesco! Quello delle scorte trilaterali è uno strumento molto discutibile: mette in discussione la nostra stessa sovranità e le funzioni dei nostri poliziotti. Un fenomeno come questo non si risolve così. L’unica soluzione possibile è l’assunzione di responsabilità diretta da parte della Comunità Europea. Il flusso migratorio non può essere ridotto a un problema italiano e di polizia. Siamo di fronte a una vera e propria diaspora dal Medio Orientale e dall’Africa».
Andrea Bonazza
1 commento
È chiaro che l’ Italia è la ” porta ” di entrata degli extra comunitari che vogliono raggiungere determinate località in Europa.
Detto questo il vero problema è la totale mancanza di iniziative forti da parte dei nostri politici. In effetti per questi imbelli è molto più facile girare la testa dall’ altra e dedicarsi alle olimpiadi del 2024, al tentativo di riformare il Senato , all’ articolo 18 ed altri non problemi che il connubio giornalisti + politici fa tanto audience! Tanto loro vivono in un altro mondo!