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Gli uomini sono più creativi, ma non certo «superiori»

by Guillaume Faye
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uomini donne

Non voglio difendere la superiorità maschile come essenza incorruttibile, tutto quello che voglio fare è osservare e porre alcune domande. Nota bene: ciò che propongo non viene dal dogma, ma dall’osservazione e dall’indagine. Guardiamo con calma alle argomentazioni di chi sostiene che esiste un certo tipo di superiorità degli uomini (soprattutto bianchi) sulle donne.

Questo articolo, estratto dal libro Sexe et dévoiement, è stato tradotto e pubblicato per la prima volta in italiano sul Primato Nazionale di marzo 2023

Solo nei casi più rari ci sono stati premi Nobel assegnati a donne. La stragrande maggioranza delle invenzioni fondamentali non è stata opera delle donne. Nessuna grande compositrice o direttrice d’orchestra, pochissime grandi studiose o filosofe, e solo una piccola minoranza di poetesse di cui abbiamo traccia. Il romanzo, anche se le donne si dedicano con fervore alla forma, resta dominato dagli uomini. Lo stesso vale per tutta la letteratura, la pittura, la scultura e le arti plastiche o cinematografiche, nonostante notevoli eccezioni come Colette, Camille Claudel, George Sand, Anaïs Nin e chi più ne ha più ne metta. È come se la creatività e il genio fossero per lo più maschili…

I numeri non mentono

Se si fa un bilancio statistico degli ultimi duemila anni, in ogni ambito creativo (arti, scienze, letteratura, politica, filosofia, teologia, tecnologia ecc.), il dominio maschile appare sconcertante. E non solo nell’area della civiltà europea, ma in tutte le altre civiltà. Questo era già stato osservato da Spinoza. È così certo che questa preponderanza maschile abbia un’origine puramente «culturale» e sia solo frutto di «oppressione»? In seguito cercherò di rispondere a questa fastidiosa domanda.

Senza volerlo, anche i difensori dell’uguaglianza assoluta delle donne cadono nella trappola di questa idea di inferiorità femminile. Ad esempio, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’8 marzo 2008, l’allora presidente Sarkozy organizzò un ricevimento all’Eliseo per «150 donne eccezionali», ovvero una selezione di donne che si erano esibite al pari degli uomini in una varietà di ambiti. Ma per un involontario errore semantico, il titolo stesso dell’evento lasciava sfuggire che queste «donne eccezionali» fossero proprio questo: un’eccezione; in altre parole, è solo per eccezione che le donne si elevano al livello degli uomini migliori… Questo è stato un terribile errore che i brillanti «consiglieri per la comunicazione» del Palazzo dell’Eliseo non hanno mai notato.

Uomini e donne tra natura e cultura

Ma se ne può concludere una definitiva superiorità degli uomini sulle donne nel campo della cultura e della civiltà? La questione merita di essere posta ora che stiamo assistendo a una lenta ma costante ascesa delle donne dall’inizio del XX secolo. La superiorità degli uomini nel dominio creativo, o meglio il loro quasi monopolio di questo dominio, è spesso stata spiegata con il fatto (argomento femminista più che classico) che le donne fino a poco tempo fa sono sempre state oppresse – a parte eccezioni tra i livelli sociali più alti nel corso della storia.

La controargomentazione consiste nel dire che chi domina concretamente è necessariamente superiore qualunque siano i fatti sociali contingenti, poiché questi ultimi si riducono in ultima analisi a una relazione ineludibile; quindi, la discriminazione contro le donne non può che essere il prodotto di un rapporto di forza – anche di forza intellettuale – favorevole agli uomini, e qualunque aiuto artificiale venga concesso alle donne, esse non potranno mai essere (statisticamente) creative come gli uomini. È come se la femmina fosse statisticamente confinata alla riproduzione, al mantenimento della casa e all’allevamento della prole, mentre gli uomini fossero limitati alle attività esterne. Come spiegare che, statisticamente, in tutti gli ambiti questa regola del predominio maschile non ha mai conosciuto un’eccezione? Il fatto che questa regola sia stata sempre più messa sotto stress a partire dall’inizio del Novecento, soprattutto in Occidente, ci fornisce un primo accenno di spiegazione.

Differenze etniche

In realtà, sembra che non si tratti di un’eventuale incapacità congenita del cervello femminile a svolgere correttamente determinate funzioni, ma del fatto che le donne, sempre meno ostacolate dalla maternità, si siano progressivamente avviate alla conquista di ruoli maschili, il più delle volte con successo.

In ogni caso, le prestazioni maschili e femminili sono piuttosto variabili a seconda della civiltà e della razza. Tra gli africani, per esempio, o in molte popolazioni arabe e mediorientali che hanno mescolato il loro sangue con quello africano, le donne nel complesso hanno qualità superiori a quelle degli uomini, soprattutto qualità morali e doti caratteriali. Questo può essere osservato nelle…

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2 comments

fabio crociato 26 Marzo 2023 - 11:44

A parer mio la femmina dotata di un proprio intuito (come tutti gli esseri viventi), sa quando deve mollare e pure delegare, la questione sorge quando è il maschio “il soggetto assente”… Sul perché il maschio sia “assente” non mi pare ci siano poi parecchi dubbi. Oggigiorno poi con pochi padri all’ altezza… è ancora più semplice intuire.

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Gli uomini sono più creativi, ma non certo «superiori» – Blog di Scrillo 26 Marzo 2023 - 2:16

[…] Gli uomini sono più creativi, ma non certo «superiori» […]

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