Roma, 31 lug – Semestre positivo per Finmeccanica, il gruppo pubblico della difesa, dell’elettronica e dell’aerospazio che, sotto la gestione Moretti, sembra aver ritrovato la brillantezza perduta.
I conti dei primi sei mesi segnalano, nonostante il deterioramento degli ordini -che calano per il quarto trimestre di fila- un marcato aumento della redditività. Al 30 giugno, i ricavi segnano infatti +4.6% a quasi 6 miliardi, con l’utile di periodo a quota 86 milioni rispetto ad una perdita di 62 dello stesso periodo dello scorso anno.
Si tratta di cifre importanti, visto che in genere Finmeccanica realizzava i propri ricavi soprattutto nella parte finale dell’anno. Ma soprattutto, a trainare i conti sono i numeri di Drs Technologies, la conglomerata americana acquisita durante la gestione Guarguaglini e che negli ultimi tempi aveva causato più di qualche grattacapo alla dirigenza. E’ proprio grazie all’apporto di Drs che Finmeccanica ha ritrovato la redditività persa da tempo, il che potrebbe cambiare le carte in tavola in merito alla sua ventilata cessione.
Il cda che ieri ha approvato i conti ha, inoltre, dato il via libera al piano che riorganizza il governo d’impresa. Le società prima controllate saranno tutte divisionalizzate, poste cioé sotto la diretta dipendenza della capogruppo. Una scelta di efficientamento che mira a ridurre i costi operativi e a rendere più fluida la catena di controllo dal vertice alla base.
Filippo Burla
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