Roma, 30 giu – Quando il burocrate perde la propria presa sulla societร , vi si accanisce con misure repressive delle libertร dei cittadini criminalizzandone taluni comportamenti totalmente fisiologici e naturali come lโutilizzo discrezionale del proprio denaro. Ossia i pagamenti in contanti e la conseguente possibilitร di pagare il prezzo di beni e servizi coi metodi ritenuti piรน opportuni da ognuno di noi. Vi รจ un brano de La democrazia in America di Alexis de Toqueville, stranamente su misura per la situazione che a breve vivremo e che ci accompagnerร nel prossimo futuro: โIl dispotismo per arrivare allโanima colpiva grossolanamente il corpo: e lโanima sfuggendo a quei colpi si elevava gloriosa al di sopra di esso; ma nelle repubbliche democratiche la tirannide non procede affatto in quel modo: essa trascura il corpo e va dritta allโanima. Il padrone non dice piรน come morirai: dice sei libero di non pensare come me, la tua vita, i tuoi beni tutto ti resta, ma da questo giorno tu sei uno straniero tra noi. Conserverai i tuoi privilegi di cittadinanza, ma essi diverranno inutiliโ.
L’equivoco delle “tasse non pagate”
ร ciรฒ che sta accadendo a tutti coloro che rimangono pervicacemente ancorati alla libertร di utilizzare il proprio denaro, ossia il frutto del proprio lavoro e dei propri investimenti, senza limite alcuno, lottando contro il governo che per lโennesima volta si appresta a limitare lโuso del contante. Il suo utilizzo scenderร a 2mila euro dallโattuale limite di 3mila euro, pensando cosรฌ di attaccare e risolvere lโannosa questione dellโevasione fiscale ritenuta lโorigine di ogni male. Il governo Conte barcolla in preda al panico derivante dallโincapacitร di ideare e seguire una linea programmatica di lungo respiro durante la crisi economica che ancora deve dare il meglio di sรฉ, e dunque si rifร allโantico adagio per cui le tasse sarebbero piรน basse se tutti le pagassimo. Naturalmente, essendo in cattiva fede, costoro omettono di ricordare che gli introiti derivanti dalla lotta allโevasione aumentano di anno in anno e, nonostante ciรฒ, di riduzione del carico fiscale non vi รจ neanche lโombra.
Altro che “ladri”
Questo perchรฉ lโideologia che muove la sinistra fa sรฌ che una tassa non serva ad erogare un servizio pubblico, ma che sia una punizione per chi osa ancor oggi accumulare ricchezza. Chi, dunque, resiste eroicamente ritenendo i proventi del proprio lavoro una proprietร privata intangibile e che dovrebbe essere intaccata dallo Stato solo su basi certe e non discrezionali, viene presentato dallโopinione pubblica come un ladro della peggior specie avido di ricchezza e incapace dโempatia verso i bisognosi. Il ragionamento giusto, invece, dovrebbe partire dalla consapevolezza che i cittadini non sono sudditi sulle cui teste possono pendere tasse come se fossero delle taglie, con discrezionalitร e sulla base dello strapotere pubblico, piuttosto che lโingiustizia originale sta nel considerare moralmente ineccepibile un sistema fiscale che prevede molte tasse e al quale non bastano mai. Qualsiasi cretino puรฒ pensare e ideare nuove tasse, mentre solo lo statista saprebbe comprendere le ragioni di un popolo oppresso.
Una follia liberticida
A questo contesto di follia liberticida si aggiunge naturalmente la batosta della limitazione del contante, ben voluto da chi, con lโanello al naso, asserisce che โin Svezia si fa cosรฌโ. Giustificazione, questa, complessa e articolata, tanto che, quando al ragazzo di ritorno dallโErasmus si chiede su quali basi giuridiche poggi tale limitazione della libertร individuale, egli si affretta a prendere un altro aereo. Si ha la netta impressione che questo governo possa tutto e tutto gli sia concesso sulla base dellโemergenza che stiamo vivendo, prima sanitaria e ora economica. Minoritari nel paese, essi arraffano il potere a piene mani ritenendolo nelle proprie disponibilitร e ritenendo tutti noi dei caproni da muovere a bacchettate. ร insostenibile e insopportabile unโingerenza di tal fatta nella vita dei cittadini senza che questi ultimi si siano espressi in elezioni politiche facendo risultare costoro vincitori. Si tratta di un intervento di una gravitร inaudita perchรฉ spalanca le porte allโarbitrio piรน totale.
Lorenzo Zuppini
8 comments
D’ accordissimo con l’autore.Dalla nascita della moneta l’uomo ha sempre avuto il diritto di tenere con sรจ il frutto del proprio lavoro.La scusa di levarlo per combattere l’evasione รจ una menzogna dato che in Germania, dove l’evasione รจ forse minore, NON VI E’ LIMITE al contante.E’ noto che la grande evasione avviene in forma elettronica mentre quelli che vengono additati come evasori sono spesso dei poveracci che lavorano in nero per 600 euro al mese.Questi incredibilmente, dato che fanno 7200 euro all’ anno, non sono nemmeno soggetti a tassazione(che parte da 8 mila euro annui).E che l’Italia sia il paese dell’ evasione รจ una altra enorme bufala dato che รจ uno dei paesi che tassa di piu’ al mondo.L’obiettivo dei banchieri stranieri che si sono comperati il nostro paese รจ di avere il diritto di tenere nelle loro banche i nostri soldi e se uno si ribella basta eliminargli il conto e sarร ridotto alla fame
[…] Il governo ha dichiarato guerra al contante. Ma รจ una follia… […]
[…] usando la carta di credito nei negozi fisici. Non รจ, perรฒ, un regalo ma un incentivo del โPiano Italia cashlessโ. In una nazione senza contanti non ci sarร spazio per lโevasione fiscale. Questo รจ almeno […]
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[…] dal parere dellโAutoritร , questa notizia dovrebbe far riflettere il governo che sogna โunโeconomia dove i pagamenti sono smaterializzati e tracciabiliโ. Non รจ bastato […]
[…] 30 giugno, infatti, il Governo ha varato una nuova stretta sul contante, rendendo obbligatorio per le attivitร commerciali consentire il pagamento con il Pos. Cosa che ha […]