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Il centrodestra non molli sul catasto

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Roma, 1 mag – Abbiamo spesso evidenziato gli errori politici e la mancanza di coesione e unità della coalizione di centrodestra, dimostratosi incapace talvolta di mettere al centro del proprio impegno le urgenze di produttori, proprietari, imprenditori e lavoratori italiani. Una carenza che ha accentuato le difficoltà di tutela dei cittadini lasciando ampio spazio di manovra alla controparte politica, sempre attenta a unirsi nei momenti di necessità ed intervenire in sfavore di numerose categorie produttive e fasce sociali, da colpire con aumento di tasse e incremento della burocrazia. Esempio calzante di quanto espresso è la riforma del catasto, su cui Pd e M5S hanno concentrato il proprio impegno politico negli scorsi mesi aumentando vistosamente la possibilità di amplificare la tassazione sugli immobili e le proprietà.

Leggi anche: Cosa si cela dietro la riforma del catasto? Ecco perché il governo si scalda tanto

Catasto, modifiche peggiorative. Ora il centrodestra non molli la presa

Infatti, la ridefinizione degli estimi catastali apre le porte a delle modifiche fiscali peggiorative dal 2026 in poi, anno in cui gli aggiornamenti andranno in vigore legalmente. Basterà così un governo in cui la maggioranza è favorevole all’incremento delle tasse per ottenere un risultato deleterio e lesivo per i risparmi ed i diritti di proprietà dei cittadini. Tuttavia, va dato merito al centrodestra per l’impegno e la dimostrazione d’unità politica portata avanti nelle settimane recenti su questo tema: in commissione e in aula le forze politiche di coalizione hanno dato battaglia per modificare le parti del testo di legge delega che permetterebbero un incremento delle tasse.

Inoltre, nei vertici a Palazzo Chigi con Mario Draghi i leader delle tre forze maggiori hanno insistito su una modifica scritta e non solo formale, poco affidabile per definizione. Anche in ragione di ciò, se nel prossimo futuro dovesse confermarsi tale andazzo avremmo un risultato politico soddisfacente. Le mire del centrosinistra sul catasto non sono ancora marginalizzate, ma un primo passo per scongiurare un danneggiamento degli interessi dei cittadini è (forse) stato compiuto.

Tommaso Alessandro De Filippo

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2 comments

fabio crociato 1 Maggio 2022 - 12:38

La teoria è: prima si toglie la terra, poi il lavoro, quindi ciò che rappresenta terra e lavoro (volgarmente “moneta”), quindi la casa, prima fuori e poi le briciole restate scoperte internamente… Se non cambia l’ andazzo generale, profondamente, non facciamoci illusioni. Prima o poi tocca a tutti, ehm, quasi tutti.

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Loscuro 1 Maggio 2022 - 10:06

….di quale opposizione parlate? Quella fatta dai meloni verdi berluscati sono in perfetto allineamento con il gov del mario sfiga speranza morti…Per togliere di mezzo il cancro non serviranno elezioni ( farsa), ma rivoluzioni…

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