Le 138mila tonnellate di munizioni stoccate a Balakiliya, uno dei depositi più grandi di tutta l’Ucraina, vengono utilizzate per rifornire le unità militari nella zona del conflitto nella vicina Lugansk e Donetsk.
La superficie totale della base si estende su più di 350 ettari, fa sapere l’esercito, e sul posto ci sono circa 500 vigili del fuoco e oltre 150 mezzi. La zona dell’incidente è stata isolata da un perimetro di sicurezza di 7 chilometri. Secondo quando ha reso noto il procuratore militare Anatoliy Matios “Il fuoco ha causato l’esplosione delle munizioni” ma non ci sarebbero né morti né feriti. Matios ha anche aggiunto: “Prima dell’esplosione si è sentito il rombo di un velivolo, simile al volo di un drone e poi in due punti della base sono avvenute le esplosioni”.
Le squadre di soccorso sono al lavoro per mettere in sicurezza le persone che vivono in città e nei villaggi vicini. Già nel 2015 la vase subì un atto di sabotaggio, mediante dei droni, stando a quanto riferisce il portavoce militare Yuzef Venskovich. Anche il premier ucraino Volodymyr Groysman è volato sul posto per rendersi conto della situazione.
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.