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I 5 Stelle si spaccano sul voto alla Commissione Ue. E la von der Leyen parla come Greta

by Adolfo Spezzaferro
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von der leyen

Strasburgo, 27 nov – Via libera dal Parlamento Ue alla Commissione europea targata Ursula von der Leyen. I sì sono stati 461 – inclusi quelli di dieci europarlamentari del M5S -, 157 i contrari, gli astenuti 89. La commissione von der Leyen dunque fa meglio di quella del predecessore Jean-Claude Juncker. Nel 2014 l’esecutivo del lussemburghese ebbe 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti (su 751 eurodeputati). “Abbiamo costruito un’equipe europea eccezionale, oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio per l’Europa“, ha detto la presidente eletta della Commissione europea von der Leyen in plenaria al Parlamento europeo. “Nei prossimi 5 anni – ha aggiunto la tedesca – la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società e economia, è la cosa giusta da fare e non sarà semplice”.

“La lotta al cambiamento climatico priorità Ue”

Poi la von der Leyen, che si fregia di aver composto la Commissione Ue con più donne in assoluto, abbraccia il nuovo “vangelo gretino”: “La protezione del nostro clima è una questione esistenziale per l’Europa – ha detto – e per tutto il mondo e non potrebbe essere altrimenti. Vediamo Venezia sott’acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania; è successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico“. Sì, ha detto proprio così, come una Greta cresciutella.

“Europa riparo per chi ha bisogno di protezione”

Sul fronte immigrazione, ha assicurato che “l’Europa sarà sempre un riparo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale”. “E’ nel nostro interesse che coloro che rimangono siano integrati nella nostri società, ma dobbiamo anche far si che coloro che non hanno il diritto di rimanere ritornino in patria – ha aggiunto -. Dobbiamo spezzare questo modello crudele dei trafficanti e dobbiamo riformare i nostri sistemi di asilo senza dimenticare i valori di solidarietà e responsabilità”.

Infine, per quanto riguarda la Brexit, la von der Leyen ha ribadito che vorrebbe che il Regno Unito restasse nella Ue: “Un membro della nostra famiglia intende lasciare la nostra Unione e io non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer“, ha dichiarato. “Ma rispetteremo la decisione dei britannici e troveremo sempre delle soluzioni alle sfide comuni, ma qualsiasi cosa serba il futuro per noi il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati”, ha aggiunto.

Sul voto si spacca il M5S

Il dato più curioso è che il Movimento 5 Stelle è riuscito a spaccarsi anche sul voto alla Commissione: stavolta non tutti e 14 gli eurodeputati hanno votato sì, come fecero per l’elezione della von der Leyen in palese disaccordo con la Lega che allora come oggi votò contro. Quel voto fu l’inizio della fine per la maggioranza gialloverde, ormai è storia. Ebbene oggi, complici le spaccature nel Movimento sulla leadership di Di Maio, dieci pentastellati hanno appoggiato il nuovo esecutivo comunitario, due hanno votato contro e due si sono astenuti. Tra i contrari, Piernicola Pedicini ha motivato così il suo no su Facebook: “Non svendo l’identità del Movimento“. La capodelegazione del M5S al Parlamento Ue Tiziana Beghin ha invece provato a giustificare la spaccatura: “Il Movimento 5 stelle ha un’anima diversificata come è noto e c’è chi probabilmente non si sente a proprio agio, legittimamente. È una scelta personale ma il M5s oggi, pur con riserve e con le dovute cautele, appoggia questa commissione”. Lega e Fratelli d’Italia hanno confermato il loro no. L’europarlamentare del Carroccio Paolo Borchia motiva così il suo no: “Come possono pensare di essere una Commissione inclusiva se rifiutano addirittura di confrontarsi con chi rappresenta quei milioni di cittadini che a maggio hanno invocato una discontinuità col passato? Buona fortuna a Ursula Von der Leyen e alla sua squadra: ne avranno bisogno“.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

Eva 27 Novembre 2019 - 2:46

“La protezione del nostro clima è una questione esistenziale per l’Europa” … Se poi una persona si arma di pazienza (e non come questi buffoni e scemenziati) e va a vedere i dati climatici degli ultimi 200 anni, si accorge che il clima è sempre cambiato naturalmente e continuerà a farlo ed il gw non c’entra un cazzo perché non esiste, esiste però un business che farà arricchire questi plutocrati.

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SergioM 27 Novembre 2019 - 3:07

L’ europa è nata MORTA ….. dagli anni ’60 . Prima facciamo il funerale
meglio è , l’ europa NON nazione è priva di senso e l’ € è la tomba per l’ economia di TUTTI i partecipanti tranne i crucchi , è un Marco tedesco
con altro nome e veste grafica con un mercato allargato a centinaia di
milioni di COMPRATORI , insomma una truffa per noi Italiani .

Neppure il democristo più scemo avrebbe voluto il Marco come valuta Italiana ….. ops scusate , dimenticavo il prode prodi ….. che oggi è un Komunista ma , come casini , nasce democristo …..

Sti Coglioni poi parlano di inquinamento in un continente de-industrializzato ….. andate a dire ai Cinesi di smettere di inquinare !!!!!
…. sai le risate ……

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“Chi ca**o sono questi dementi, vadano a casa”. La furia di Sgarbi contro il governo (Video) 31 Gennaio 2020 - 9:55

[…] non vogliono l’euro, se vogliono l’Europa o non vogliono l’Europa, sono contro l’Europa ma votano il commissario europeo. Ma chi cazzo sono questi dementi? Ma vadano a […]

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