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Adesso a New York anche la «grassofobia» è un reato

by Vittoria Fiore
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grassofobia

Washington, 13 mag – In un Occidente popolato da «fiocchi di neve», cioè da individui ultra-sensibili affetti da fragilità emotiva all’ultimo stadio, tutto diventa discriminazione. Grazie alla crociata woke contro il body shaming (ossia la derisione dei difetti fisici), ci siamo sorbiti pubblicità con modelle sgraziate e grottesche rivendicazioni di cellulite e adipe in eccesso (ma con qualche ipocrisia di troppo). Il problema, però, è quando questi deliri vittimistici vengono riconosciuti dal diritto penale, con tanto di multe e repressioni per i reprobi e i peccatori. È il caso, ad esempio, della città di New York, che di recente ha annoverato la «grassofobia» tra le discriminazioni perseguite dalla legge.  

Grassofobia alla sbarra

Nella neolingua woke, il cosiddetto fat shaming, o appunto «grassofobia», si configura come un «atteggiamento di ripulsa della grassezza e di discriminazione nei confronti delle persone grasse o considerate tali». Così, almeno, scrive la Treccani. Ecco, nella capitale finanziaria degli Stati Uniti, adesso questo atteggiamento è vietato per legge. A detta di Shaun Abreu, il consigliere comunale che ha promosso la normativa, la grassofobia sarebbe «un fardello silenzioso che gli obesi devono portare». Tra i casi di discriminazione citati da Abreu, ci sarebbe ad esempio il servizio di bike sharing varato da poco a New York: le biciclette messe a disposizione, in sostanza, non sono adatte a sostenere un certo peso.

La repressione è servita

Il repubblicano Joseph Borelli, cioè il capo dell’opposizione presso il Consiglio comunale di New York, si è detto molto preoccupato: questa legge, secondo lui, costituisce un ulteriore passo verso la licenza di «citare in giudizio tutto e tutti». In effetti, ha spiegato Borrelli, «anch’io sono in sovrappeso, ma non mi ritengo una vittima. Nessuno dovrebbe sentirsi male per me, tranne i bottoni della mia camicia», ha detto con ficcante ironia l’esponente repubblicano.

Vittoria Fiore

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2 comments

Ggd 13 Maggio 2023 - 3:11

Questa banda di matti c’era a Berlino 100 anni fa

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fabio crociato 13 Maggio 2023 - 7:43

Che che se ne dica per me l’ obesità seria è il risultato di patologie procurate, nemmeno lontanamente controllate, davanti alle quali ovviamente si fa finta di nulla, anzi sono da accettare. Salvo ovviamente lucrarci pure sopra.

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