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Adidas straccia il contratto con Kanye West: “Ha paragonato l’aborto all’Olocausto”

by Cristina Gauri
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kanye west

Roma, 26 ott — Provocazione dopo provocazione, battuta «scorretta» dopo battuta «scorretta», arriva il divorzio definitivo tra Kanye West e Adidas. L’azienda di abbigliamento sportivo ha letteralmente stracciato il contratto con il rapper «con effetto immediato», annunciando lo stop alla produzione della linea a marchio Yeezy.

Adidas straccia il contratto con Kanye West

La notizia non arriva di certo come un fulmine a ciel sereno. Già nelle scorse settimane Adidas aveva deciso di congelare il contratto con Kanye West in reazione all’autentico manicomio di polemiche sollevate dopo l’ultima trovata del rapper afroamericano: presentare una linea di magliette recanti la scritta White lives matter alla Paris fashion week, mandando in cortocircuito le lobby antirazziste (e milioni di animale belle in tutto il mondo).

Le accuse di antisemitismo

Troppa pubblicità negativa per Adidas, troppe pressioni dalle suddette lobby: a questo ingombrante fardello Kanye aveva aggiunto il carico da 100 con una successione serratissima di battute decisamente scomode, beccandosi il marchio di infamia più indelebile al mondo, cioè quello di antisemita. Tanto che dalle sue affermazioni hanno preso le distanze persino l’ex moglie Kim Kardashian, che si è affrettata a diffondere messaggi di solidarietà alla comunità ebraica mondiale.

Le critiche all’aborto

Kanye West non è sembrato assolutamente turbato dal trambusto epocale da lui innescato e anzi, negli ultimi giorni aveva rilanciato scagliandosi contro l’aborto. Ospite di un podcast dello scienziato Lex Fridman (russo-americano di famiglia ebrea) il rapper ha spiegato: «Stiamo ancora vivendo l’Olocausto. Un mio amico ebreo mi ha detto di andare a visitare il museo dell’Olocausto e la mia risposta è stata: andiamo a visitare il nostro museo dell’Olocausto, Planned parenthood».

Planned parenthood, ricordiamo, è il franchising dell’aborto Usa più famoso al mondo, perennemente al centro di scandali tra i quali quello della procedura, praticata diffusamente dalle cliniche dell’organizzazione, della «partial birth abortion» (aborto a nascita parziale) usata a gravidanza molto avanzata. Eseguita in modo da non schiacciare il cranio per poter vendere il cervello fetale per la ricerca medica e la fabbricazione di aromi, prevede che il cervello stesso sia risucchiato da una cannula a feto ancora vivo. «Sei milioni di persone sono morte durane l’Olocausto, 20 milioni sono morte a causa dell’aborto». Poi la stoccata finale: «Il 50 per cento delle morti di neri oggi è dovuta all’aborto. Il posto più pericoloso per una persona nera in America è il ventre della propria madre».

Cristina Gauri

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3 comments

fabio crociato 26 Ottobre 2022 - 1:46

L’ aborto indiscriminato-strumentale è senz’ altro un olocausto.

Reply
A 26 Ottobre 2022 - 2:55

È stato castigato per avere detto la verità

Reply
jenablindata 27 Ottobre 2022 - 2:52

ha pienamente ragione Kanye West:
solo in italia da quando è stata approvata la legge sull’aborto ci sono state oltre
6 milioni di IVG…
SOLO in italia:
quante centinaia di milioni di bambini in tutto il mondo,
sono stati uccisi dalle loro stesse madri,
da quando sono passate questo ABOMINIO di leggi?

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