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L’Africa che cresce: così il Ghana prova a uscire dalla crisi economica

by Giuseppe De Santis
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Roma, 27 mag – Negli anni passati il Ghana era un Paese con una elevata crescita, ma poi la pandemia e la guerra in Ucraina hanno avuto un effetto negativo sull’economia di questa nazione africana che ha visto il suo debito estero salire a livelli insostenibili e la sua valuta crollare. Conseguenze? Forte aumento dell’inflazione e una severa crisi finanziaria. Per uscire da questa pesante situazione, il governo di Accra ha chiesto aiuto al Fondo Monetario Internazionale. Quest’ultimo ha però chiesto in cambio la riduzione del debito estero detenuto dal Ghana, per portarlo dall’88% del 2022 al 55% nel 2028.

Ghana, fuori dalla crisi?

Il governo ghanese per diversi mesi ha cercato un accordo coi Paesi creditori, ma il principale di questi, la Cina, si è a lungo rifiutato di tagliare parte del debito.
Adesso però un accordo con molti creditori è stato raggiunto e prevede che questi accettino tagli sull’ammontare dei prestiti restituiti, riducendo così il debito estero del Ghana. La Banca Mondiale si è impegnata inoltre a erogare nuovi prestiti a tassi di interesse più bassi.
Questo accordo sul debito ha poi fatto sì che il Fondo Monetario approvasse un ulteriore prestito di 3 miliardi di dollari per i prossimi tre anni, di cui la prima parte da 600 milioni di dollari verrà erogata nei prossimi mesi. Sulla carta, tutto questo consentirà al Ghana di aumentare il livello delle sue riserve di valuta pregiata. Ovviamente è ancora presto per sancire il superamento della crisi, ma i mercati sembrano apprezzare il fatto che la valuta del Ghana, il Cedi, per la prima volta da diversi mesi si è rivalutata. Un elemento che di per sé ha già contribuito a ridurre leggermente il tasso d’inflazione.

Giuseppe De Santis

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