Roma, 27 mag – L’Italia ĆØ il Paese del furto impunito, almeno a giudicare dai dati Cgia riportati dal Secolo d’Italia, preoccupanti a dir poco per chi, sulla sicurezza, fa sempre meno affidamento.
La denuncia Cgia: il 72% di chi ruba ĆØ impunito
Secondo quanto pubblicato dalla stessa Cgia, quasi 3 furti su 4, ovvero il 72,3% del totale, restano impuniti. Il che comporta anche una perdita economica consistente per chi li subisce di un valore che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro l’anno. Il problema, come si poteva dedurre, riguarda soprattutto commercianti e artigiani: il loro negozi sono stati derubati 56.782 nel 2021, con un aumento del 10,8% in più rispetto al 2000. Parcellizzando, si arriva a 156 rapine al giorno, 6,5 furti allāora e 1 ogni 9 minuti. Nel report si legge: “La difficoltĆ di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta ācondizionandoā anche le statistiche. Non ĆØ da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dellāavvento del Covid, non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li āspingeā a non denunciare alle autoritĆ giudiziarie il danno subito”.
Milano la città più colpita
Ovviamente, c’ĆØ una distribuzione del “furto impunito” rigorosamente basata sulla popolositĆ dei centri urbani, ed ĆØ scontato che siano quelli grossi i più interessati dal fenomeno. Sorprende che le province più prese d’assalto dai ladri siano quelle del centronord: Ā Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino. Il capoluogo lombardo, in particolare, ĆØ al vertice di questa ben poco invidiabile classifica. D’altronde, che Milano sia una cittĆ allo sbando in quanto a sicurezza non ĆØ certamente una sorpresa, visto l’andazzo degli ultimi anni.