Fontoulis e gli altri esponenti di Alba Dorata hanno contestato l’iniziativa, accusando Sogor e gli altri organizzatori di essere pagati da Ong filo turche. Secondo i nazionalisti greci dietro questo riconoscimento si nasconde la volontà di rendere autonoma la Tracia Orientale, regione che si trova nel nord est della Grecia, piano dietro il quale si celerebbe direttamente il governo di Ankara. La posizione di Alba Dorata è legittima, visto che la denominazione di “minoranza islamica” è sancita dal trattato di Losanna del 1923. La protesta di Alba Dorata contro questa iniziativa era già annunciata, a tutti i membri del Parlamento era stata inviata una lettera di protesta. Il deputato Fontoulis ha più volte gridato “vergognati!” nei confronti di Sogor, che ha reagito tentando di zittire l’assistente Boviatsos dicendogli “perché parli? tu chi sei? io sono un deputato” mostrando una certa superbia.
“Dietro questo incontro ci sono le organizzazioni turche che puntano all’autonomia della regione della Tracia Orientale, una delle più antiche e storiche della Grecia”, ha dichiarato Boviatsos al Primato Nazionale. “Ormai è chiaro che esiste un piano per distruggere la Grecia, la volontà palese di favorire l’immigrazione e l’islamizzazione per sotituire la nostra popolazione, passando attraverso uno smembramento geografico della nostra nazione. Si vuole dare la Macedonia agli slavi, l’Ipero agli albanesi, la Tracia e molte isole alla Turchia. Noi di Alba Dorata non possiamo permetterlo!”.
Davide Di Stefano