Marsiglia, 2 ott –ย Lโuomo che ha ucciso, sgozzandole, due ragazze a Marsiglia al grido โAllah Akbar!โ era un algerino irregolare. In piรน, giร noto alle forze dellโordine per reati comuni, per lo piรน rapine e taccheggio. Il giorno prima dellโattacco era stato arrestato e subito rilasciato per un furto in un negozio: aveva mostrato un passaporto tunisino, sul quale gli investigatori stanno indagando e aveva detto alla polizia di chiamarsi Ahmed, di avere 20 anni e di essere un senza fissa dimora, divorziato e tossicodipendente.
LโIsis ha rivendicato lโattacco, ma al riguardo ci sono molti dubbi. Lโalgerino, infatti, non era schedato dai servizi di intelligence come persona affiliata allo Stato Islamico o a rischio radicalizzazione. La sua vera identitร non รจ ancora resa nota, anche perchรฉ le sue impronte digitali, prese dagli inquirenti dopo che lโuomo รจ stato ucciso dai militari che stavano pattugliando i dintorni della stazione di Marsiglia, corrispondono a sette identitร diverse: una per ogni volta che รจ stato arrestato. Di lui la polizia ha cominciato a parlare nel 2005, e per 9 anni lโuomo ha commesso reati minori. Poi non si sono avute sue notizie. Pare che sia rientrato in Francia lโultima volta allโinizio dellโanno, con documenti irregolari.
Nellโattentato, sono morte due ragazze di 20 e 21 anni. Erano cugine. La piรน grande, che si trovava a Marsiglia per festeggiare il suo compleanno, era unโinfermiera di una cittadina alla periferia di Lione. Lโaltra era una studentessa di medicina. Gli investigatori stanno cercando di capire se lโaggressore conoscesse giร le sue vittime e se lโattacco sia stato frutto di un raptus o se invece fosse premeditato. Per questo stanno passando al setaccio il suo telefono cellulare. Addosso allโuomo sono stati trovati due coltelli: uno con una lama di circa 20 centimetri, e un altro piรน piccolo, da cucina, in acciaio inossidabile.
Anna Pedri