Roma, 5 mag – Incubo sparatorie in Serbia, dove ieri sera c’è stata un’altra strage. Nei pressi della città di Mladenovac, a circa 60 chilometri a sud della capitale Belgrado, otto persone sono morte e altre 13 sono rimaste ferite in almeno due sparatorie. Stando a quanto riferito dai media serbi, ad aprire il fuoco è stato un giovane, di 21 anni, poi catturato dalla polizia.
Altra strage in Serbia, cosa è successo
Il ministro dell’Interno serbo ha parlato di “un atto di terrorismo”. Il capo dell’agenzia di intelligence BIA, Aleksandar Vulin, e il ministro della Salute Danica Grujičić, hanno visitato in ospedale le persone ferite: 7 su un totale di 13 versano in gravi condizioni. Tra le vittime vi sarebbero anche un agente di polizia e sua sorella. Secondo il quotidiano serbo Blic, la follia del giovane stragista sarebbe scaturita invece da una banale rissa nel cortile di una scuola.
Il 21enne che ha aperto il fuoco più volte, avrebbe sparato con un’arma automatica indiscriminatamente contro le persone che si trovavano nella zona. Nella caccia all’uomo, durata tutta la scorsa notte, sono stati impiegati oltre 600 poliziotti, coadiuvati da droni ed elicotteri. Il killer è stato individuato e arrestato nei pressi di Kragujevac, città a circa 150 km a sud di Belgrado. In Serbia era già stato proclamato il lutto nazionale, da oggi fino a domenica, per la strage nella scuola di Belgrado
La strage di due giorni fa
Due giorni fa in Serbia c’è stata un’altra strage: nove i morti (di cui otto giovanissimi studenti) e sette i feriti nella scuola primaria Vladislav Ribnikar, a Belgrado. Ad aprire il fuoco contro gli alunni dell’istituto, nel pieno centro della capitale serba, è stato uno studente di seconda media. Un 14enne che ha utilizzato una pistola rubata al padre. Il giovane si è presentato in classe e ha sparato contro l’insegnante (ferendola) e gli alunni. Anche un custode della scuola è rimasto ucciso, nel tentativo di bloccare l’aggressore. Il 14enne è stato poi arrestato nel cortile dell’istituto scolastico dalla polizia accorsa sul posto.
La Serbia come gli Usa?
Quanto accaduto nelle ultime 48 ore in Serbia ricorda inevitabilmente le innumerevoli stragi nelle scuole statunitensi. Tuttavia in Serbia le sparatorie di massa erano considerate rarissime. L’ultima strage di massa si era verificata nel 2013, quando un veterano della guerra dei Balcani aprì il fuoco in un villaggio della Serbia centrale uccidendo 13 persone. Va detto però che nel Paese balcanico le armi sono molto diffuse, nonostante le leggi severe che ne dovrebbero limitare la circolazione.
Alessandro Della Guglia
1 commento
“…Il ministro dell’Interno serbo ha parlato di “un atto di terrorismo…” ma certo ! Il terrorismo che ha imposto l’esempio della società yankee marcia e criminale venduta come “democrazia”